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Biella il terzo capoluogo più sicuro in Italia

Biella guadagna diciotto posizioni nella graduatoria iCity Rate 2017, la classifica di vivibilità e progresso dei capoluoghi di provincia italiani. Il balzo dalla casella numero 53 a quella numero 35 è la seconda miglior performance tra le città prese in esame, seconda solo ai 19 posti guadagnati da L’Aquila (che però in classifica è più indietro) e alla pari con Vicenza, entrata invece nelle migliori venti. Sono tre i macro-indicatori in cui Biella compare tra i primi dieci: occupazione, verde pubblico e soprattutto sicurezza e legalità, dove la città è al terzo posto.

Il rapporto annuale è stato presentato la mattina di martedì 24 ottobre a Milano, come evento di apertura di iCity Lab, un forum di due giorni dedicato alle pubbliche amministrazioni e al loro sviluppo nei rapporti con i cittadini e con il mondo contemporaneo. Sono 113 i parametri presi in considerazione, raggruppati in quindici macro-aree. Quella in cui Biella ha avuto la performance migliore è la legalità e sicurezza: solo Aosta e Sondrio fanno meglio in una graduatoria stabilita in base a numero di reati di microcriminalità ma anche di riciclaggio, numero di omicidi volontari, numero di Comuni commissariati in provincia, eventuali minacce ricevute dagli amministratori o efficienza dei tribunali. Il nono posto nel parametro relativo al verde pubblico (calcolato su incidenza e disponibilità di spazi e sulla pianificazione) non è una sorpresa perché Biella già risulta nelle posizioni di vertice nelle statistiche annuali dell’ecosistema urbano di Legambiente. Il decimo posto sull’occupazione è il miglior risultato in Piemonte e tiene conto dei parametri classici (dal tasso di disoccupazione alla partecipazione al mercato del lavoro) ma anche di criteri come la presenza di lavoro nero e l’incidenza degli infortuni. Biella è in buona posizione anche quanto a crescita economica (29ma) mentre è a metà classifica (49° posto) quanto a povertà, calcolata su dichiarazioni dei redditi, popolazione a rischio, sfratti, personale sanitario ed emigrazione ospedaliera e cura all’infanzia.

Ecco le posizioni di Biella nelle altre graduatorie tematiche: 32° posto per l’istruzione, 26° per la qualità di acqua e aria, 55° per l’energia sostenibile, 53° per cultura e turismo, 34° per ricerca e innovazione, 86° per crescita digitale (dove contano anche le unità immobiliari raggiunte dalla banda larga o la velocità media di connessione), 74° per mobilità sostenibile, 31° per gestione dei rifiuti, 28° per consumo di suolo e cura del territorio, 26° per governance e partecipazione ai processi decisionali della comunità da parte dei cittadini. A questo link è possibile consultare la sintesi della classifica.