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Il sindaco Marco Cavicchioli, il presidente della Fondazione Crb Franco Ferraris e l'assessore Valeria Varnero alla presentazione del progetto Unesco

Candidatura Unesco, un incontro il 31 gennaio

Continua il percorso di avvicinamento di Biella alla candidatura “Città creativa Unesco”: in attesa della call prevista per la primavera di quest’anno la città di Biella, in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Fondazione Pistoletto organizza infatti un incontro pubblico per giovedì 31 gennaio a palazzo Gromo Losa a partire dalle 9,30. L’incontro servirà per riprendere il filo dei molti progetti avviati nei mesi scorsi e permetterà inoltre di avviare un confronto con alcune delle città creative italiane già inserite nel circuito Unesco con le quali occorrerà stringere rapporti di collaborazione.

«In questi mesi la squadra di manager incaricati sta lavorando alla predisposizione delle linee guida e dei progetti che verranno inseriti nel dossier di candidatura» spiega il sindaco Marco Cavicchioli. «L’obiettivo è quello di coinvolgere l’intero territorio, con le sue eccellenze: non solo lana dunque ma design, ambiente, enogastronomia, arte. Biella e il suo territorio hanno molto da dire non solo nel campo del tessile e la candidatura Unesco sarà certamente un’occasione importante per far meglio conoscere il Biellese al mondo».

E proprio l’arte e la sua capacità di rigenerare un territorio di lunga tradizione industriale, arricchendone le prospettive di sviluppo, saranno i punti di forza della candidatura, grazie all’adesione entusiasta del maestro Michelangelo Pistoletto che il 31 gennaio presenterà al pubblico il logo ufficiale della candidatura. «Cittadellarte Fondazione Pistoletto e il maestro Michelangelo hanno aderito da subito con convinzione alla proposta di candidatura della Città di Biella» spiega il direttore Paolo Naldini. «I nostri ambasciatori del Terzo Paradiso nel mondo hanno già sottoscritto un manifesto di sostegno e ci stiamo coordinando con il management team per selezionare i progetti più attinenti e capaci di portare valore aggiunto all’operazione».

Oltre alla valorizzazione e alla messa in rete dei numerosi progetti che il territorio ha già espresso in molte aree di intervento (dall’ambiente al sociale; dall’arte alla conservazione della memoria tessile passando attraverso formazione, sanità e benessere) la candidatura Unesco si sta rivelando un importante stimolo alla coesione territoriale dal momento che indirizza le migliori forze del territorio verso un obiettivo comune e soprattutto permette per la prima volta ai biellesi di “vedersi dal di fuori”. «In poco tempo il distretto tessile ha messo in campo i propri contatti in ambito internazionale per raccogliere le lettere di sostegno necessarie alla compilazione del dossier» spiega il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Franco Ferraris, che insieme al sindaco ha capitanato l’iniziativa. «Abbiamo avuto riscontri entusiasti e significativi dai massimi organismi che governano non solo il mondo del tessile, ma anche quello delle Fondazioni bancarie e non solo. Cito ad esempio la bella lettera di sostegno del presidente Acri e Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, la lettera di sostegno del Fai nazionale e molte altre che stanno arrivando».

In particolare il Fai, attraverso le parole di sostegno inviate dal presidente nazionale Andrea Carandini, vede nella candidatura di Biella «tesa ad esaltare e a vivificare il settore tessile-manufatturiero a partire dalla relazione creativa con i luoghi, un percorso in totale sintonia con i nostri propositi e attività, che merita l’attenzione di Unesco». Il Biellese si scopre dunque territorio non così isolato come vuole una vecchia tradizione, ma al contrario capace di intrattenere relazioni importanti e fare sistema riscrivendo un futuro fatto di tessile ma anche di arte e creatività.

E proprio di creatività si parlerà nel corso del convegno che nella splendida cornice di palazzo Gromo Losa al Piazzo giovedì 31 gennaio a partire dalle 9,30 accoglierà gli ospiti con un caffè di benvenuto a base di prodotti biellesi per poi introdurli al tema della candidatura Unesco della città di Biella con i saluti istituzionali del sindaco Marco Cavicchioli, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Franco Ferraris e del vicepresidente del Fai Marco Magnifico. Ospite speciale sarà Michelangelo Pistoletto che presenterà il logo elaborato per sostenere la candidatura; con lui interverrà anche il direttore di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto Paolo Naldini. Sarà tra i relatori inoltre il professor Leandro Ventura, dirigente del servizio VI – Tutela del patrimonio immateriale della Direzione Generale Belle Arti e Paesaggio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Coordinerà l’incontro la giornalista de Il Sole 24Ore Maria Cristina Origlia.

Nel pomeriggio la ripresa del convegno, riservata agli addetti ai lavori, sarà salutata dall’intervento dell’assessore regionale Antonella Parigi che presiederà il tavolo di confronto delle città creative Unesco e di vari attori del territorio coinvolti nella progettazione della candidatura di Biella. Tra gli interventi in programma va segnalato quello del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, Marco Ottaviani, che approfondirà l’interessante esperienza dalla sua città che nel giugno 2019 si prepara ad ospitare il convegno annuale delle circa 180 città creative Unesco del mondo, un esempio evidente del processo di internazionalizzazione di cui il circuito Unesco è tramite concreto. «Sarà un confronto creativo importante tra Biella e le città di Milano, Torino, Carrara, Fabriano, Alba tutte già inserite nel circuito Unesco» spiega Andrea Quaregna, vicesegretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. «Grazie a loro capiremo in concreto cosa significa far parte di un circuito internazionale di questa portata e come questo si traduca poi in un vantaggio competitivo per i territori».

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