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Commissione barriere, un concorso per le scuole e formazione per i professionisti

La conferenza stampa sulle iniziative della commissione barriere

La commissione barriere della città di Biella investe in formazione: lo farà con un concorso aperto alle scuole, dalle elementari alle superiori, e con un ciclo di seminari rivolti principalmente ad architetti e ingegneri utili per l'aggiornamento professionale. Le iniziative sono state presentate mercoledì 21 dicembre in una conferenza stampa a palazzo Oropa, con la coordinatrice della commissione barriere Claudia D'Angelo, le assessore a istruzione e programmazione Teresa Barresi e Valeria Varnero, il consigliere provinciale Paolo Rizzo, Monica Pisu dell'Ufficio scolastico provinciale e Gelsomina Passadore ed Enrico Francescon a rappresentare gli ordini professionali di architetti e ingegneri.

Una cultura senza barriere è il titolo del concorso rivolto agli studenti, che saranno chiamati a preparare elaborati scritti, disegni, progetti o video sul tema dell'inclusione e degli ostacoli da rimuovere. «Abbiamo pensato di rivolgerci alle nuove generazioni per cambiare la mentalità» ha spiegato Claudia D'Angelo. Una scelta che, per Teresa Barresi, punta al traguardo di luglio, quando Biella ospiterà l'edizione 2017 dei giochi Special Olympics. «Sarebbe bello che per quella data ci siano anche i nostri studenti tra i volontari che contribuiranno alla buona riuscita dell'evento». Le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado interessate a partecipare, con elaborati di singoli ragazzi o con lavori di gruppo, avranno tempo fino al 31 marzo per iscriversi. Il montepremi sarà di 4500 euro totali, grazie al contributo della Provincia, e sarà equamente suddiviso tra i tre cicli scolastici.

Il ciclo di incontri per i professionisti si aprirà invece a febbraio per chiudersi nella tarda primavera. L'obiettivo, come ha spiegato la presidente dell'ordine degli architetti Gelsomina Passadore «è di imparare a progettare in modo empatico, non limitandosi a rispettare le norme sulle barriere architettoniche ma mettendosi nei panni di chi dovrà fare uso delle strutture che noi disegniamo». Anche in questo caso saranno coinvolte le scuole: «Inviteremo» ha sottolineato Valeria Varnero «gli allievi degli ultimi anni delle superiori per dare un tratto più dinamico ai seminari. E non ci rivolgeremo solo ad architetti e ingegneri ma ad altre categorie di professionisti, come avvocati e commercialisti». Tra gli argomenti degli incontri spiccano la domotica, la progettazione di spazi per alberghi e ristoranti o di riprogettazione di edifici sottoposti a vincolo, mentre l'ultimo incontro prevede anche un sopralluogo a spazi urbani ridisegnati in modo da essere accessibili a tutti. «In particolare» ha aggiunto Valeria Varnero «mostreremo i lavori che realizzeremo all'area giochi dello stadio La Marmora-Pozzo e in via Marconi, una delle zone della città in cui saranno risistemati i marciapiedi in modo da eliminare le barriere».