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I comuni uniti e compatti a sostegno del Canile Intercomunale di Cossato

Salgono a 65 gli enti che hanno firmato la nuova convenzione per la gestione

I comuni del Biellese uniti e compatti a sostegno del Canile Intercomunale di Cossato. E’ stato redatto negli scorsi giorni l’atto integrativo col quale 25 nuovi comuni si sono aggregati alla nuova convenzione per la gestione in forma associata del Canile Intercomunale. Dopo i primi 40 enti firmatari, il numero di comuni coinvolti ora sale a 65. E durante le prossime settimane diversi consigli comunali delibereranno l’adesione, arrivando a una rappresentatività quasi globale del territorio provinciale. Dopo anni di stallo, a seguito dello scioglimento del Consorzio dei Comuni, il nuovo assessorato alla Tutela degli animali del Comune di Biella (ente capofila) raccoglie un risultato significativo.

I 25 comuni che hanno firmato l’atto integrativo sono: Massazza, Quaregna Cerreto, Valle San Nicolao, Sagliano, Casapinta, Viverone, Camburzano, Piedicavallo, Piatto, Crevacuore, Masserano, Tavigliano, Torrazzo, Mongrando, Camandona, Andorno, Graglia, Muzzano, Caprile, Cerrione, Dorzano, Occhieppo Inferiore, Zimone, Coggiola e Veglio.

Proprio durante gli scorsi giorni l’attuale gestore del Canile Intercomunale A.S.P.A “Animali solo per amore” ha trasmesso, tramite l’Asl Bi, i dati statistici aggiornati relativi all’attività di cani vaganti dal 2012 al 2019. In otto anni il totale catture risulta di 4.308, con una media totale del 21% di cani privi di chip identificativo al momento della cattura e quindi non restituibili al proprietario. Pur rappresentando una percentuale “virtuosa”, se paragonata a quella di altre province del territorio regionale e nazionale, si tratta di un numero ancora eccessivamente alto. Nel corso dell’ultimo anno solare (2019) il totale dei cani catturati è di 612, di questi 113 erano sprovvisti di microchip.

Spiega l’assessore alla Tutela degli animali Gabriella Bessone: “Quello raggiunto è un risultato importante, con l’adesione quasi della totalità dei comuni della provincia. L’obiettivo diventa quello di provare ad abbassare la percentuale dei cani che arrivano al canile sprovvisti di microchip. Studieremo delle iniziative per andare verso questa direzione”.

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