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La facciata di Palazzo Oropa, sede del Comune

Ecco la bozza del nuovo Statuto comunale

È stata redatta ed è ora a disposizione dei cittadini la prima bozza del nuovo Statuto del Comune di Biella. Frutto di un lavoro durato quasi un anno e svolto da tre sottocommissioni in cui si sono impegnati consiglieri e dirigenti comunali, il documento sarà oggetto di un incontro pubblico a inizio 2017 e fin d'ora può essere consultato (è in allegato a questa pagina web) da tutti gli interessati che, in quella sede, potranno formulare proposte per eventuali integrazioni e modifiche.

«Il vigente Statuto, approvato nel 1992, dopo aver subito nei primi anni alcune modifiche è rimasto immodificato dal 2003» spiega Fabrizio Merlo, presidente del consiglio comunale e principale promotore di questo progetto. «Negli anni a seguire sono intervenute tali e tante novità legislative da convincerci che fosse necessario ed opportuno procedere ad una sua revisione. Il principio guida di tutto il lavoro di revisione è stato quello della partecipazione e della condivisione. Lo Statuto è la carta nella quale tutti i cittadini di Biella si devono poter riconoscere; non può quindi in nessun modo essere scritto da una sola parte politica o dalla sola giunta in quel momento al governo della città».

A partire da gennaio 2016 sono così stati composti tre gruppi di lavoro che si sono suddivisi i compiti: quello guidato da Amedeo Paraggio, vicepresidente del consiglio comunale, si è occupato della prima parte dello Statuto, concernente disposizioni generali e ordinamento del Comune. Quello guidato dal presidente della III Commissione Riccardo Bresciani ha lavorato su decentramento e partecipazione mentre il gruppo coordinato dal vicesegretario comunale Mauro Donini è intervenuto sugli aspetti amministrativi.

«Con la pubblicazione di questa bozza» afferma Fabrizio Merlo «si apre la seconda fase, quella rivolta a cittadini, associazioni, forze politiche, così che il testo possa essere valutato e si possano proporre eventuali modifiche. Le osservazioni potranno essere inviate via email all'indirizzo affarigenerali@comune.biella.it. Nel mese di gennaio è previsto un incontro pubblico in cui i membri del tavolo incontreranno i cittadini per un confronto sul tema». A febbraio, valutati suggerimenti e critiche, il testo sarà modificato e integrato e completerà il suo iter che terminerà con il voto in consiglio comunale.

Entrando nel dettaglio, il primo gruppo di lavoro ha lasciato pressoché inalterati i principi fondanti dello Statuto del 1992 intervenendo invece sulle commissioni consiliari. Si proporrà l'istituzione di una commissione affari generali con funzioni di controllo e garanzia, presieduta da un consigliere appartenente alla minoranza in modo da rafforzarne il potere di controllo. La seconda novità riguarda il potenziamento dell'attività delle commissioni comunali permettendo alle stesse di istruire atti deliberativi così da aumentarne l'efficacia erendere più fluidi i lavori del consiglio.

Il secondo gruppo di lavoro ha ribadito il principio che i cittadini debbano avere la possibilità di contribuire attivamente alla vita del Comune. La regolamentazione di questi istituti partecipativi sarà oggetto dei lavori del consiglio e richiederà la partecipazione dei cittadini. Quanto al decentramento, sono stati riproposti i consigli di quartiere con l'intento di rimpiazzare le circoscrizioni la cui abolizione aveva creato un vuoto.

Il terzo gruppo di lavoro ha preso in esame gli articoli relativi a giunta e sindaco, all'attività amministrativa, all'organizzazione degli uffici e alla disciplina contabile. Sono state recepite le novità legislative degli ultimi anni, dal numero degli assessori alle quote di genere fino alla soppressione del difensore civico e del direttore generale. Anche la parte dedicata all'attività finanziaria è stata aggiornata alla luce delle nuove leggi. Le norme di principio sull'organizzazione degli uffici hanno subito una semplificazione anche in attesa della conclusione dell'iter legislativo di riforma del pubblico impiego, così come è stata rivisitata la disciplina dei servizi pubblici locali.

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Icona del PDF La bozza del nuovo Statuto comunale527.51 KB