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Emergenza Freddo: ospitate oltre 70 persone senza dimora

Il freddo quest'anno ha fatto sul serio. Le previsioni di fine ottobre lo hanno preannunciato in anticipo, con la discesa della colonnina di mercurio sotto gli 0 gradi già dal 10 novembre. Il gruppo di lavoro “Emergenza Freddo”, su richiesta della Città di Biella, che ha ampliato lo stanziamento di spesa previsto, è riuscito, con un sforzo organizzativo non da poco, a garantire l'avvio per quella data. Già da quella sera (quindi ben prima dell'1 dicembre come da programma) e nei giorni successivi, 20 persone hanno dormito al caldo.

Altra vera emergenza si è presentata nella settimana del 26 febbraio: la colonnina di notte è arrivata a toccare i -8 gradi, per restare a malapena intorno agli zero gradi nelle ore più calde del giorno.  I partner del Progetto hanno provveduto a organizzarsi per garantire riparo alle persone senza dimora anche durante il giorno  E' stata data la possibilità di uscire dal dormitorio e dai posti aggiuntivi allestiti presso il Belletti Bona (l' 'emergenza freddo') un'ora dopo (alle 9.00 anziché alle 8.00). Dopodiché alle persone veniva offerta l'opportunità di essere accolte presso locali messi a disposizione dal Volontariato Vincenziano in via don Minzoni per una colazione, a cura di volontari dell'associazione La Rete e operatori della Cooperativa Maria Cecilia (progetto 'Chi ben comincia', finanziato dalla Compagnia di San Paolo). Il passaggio successivo era poi quello della mensa di via Novara (attiva dalle 11.45 e fino alle 14.30) per poi 'agganciarsi' all'altro progetto novità di questa sesta edizione, ovvero 'Il tè delle cinque'. Il progetto, promosso dall'Associazione La Rete con fondi del Centro Territoriale per il Volontariato, prevedeva il coinvolgimento di volontari per garantire uno spazio 'caldo' di socializzazione nelle fredde ore preserali. Infine, anche l'ora di ingresso al dormitorio in queste fredde giornate tra il 27 febbraio e il 12 marzo è stata anticipata alle 19.00, con spese a carico della Città di Biella.

Inoltre, grazie al buon andamento della raccolta fondi, alla flessibilità raggiunta dal Servizio e alla disponibilità immediata degli Operatori della Coop Anteo e della Coop Il Cammino, è stato possibile prolungare l'accoglienza notturna fino al 3 aprile incluso, evitando l'assenza di un riparo proprio in corrispondenza delle festività pasquali.

Il progetto “Emergenza Freddo” si è quindi confermato anche quest'anno come un progetto che conta su una rete di solidarietà allargata e consolidata, dove è vincente l'intreccio dello slancio del volontariato con la professionalità degli operatori e il supporto economico dei molti donatori, della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e delle istituzioni coinvolte.

Garantire 148 sere di accoglienza (contro le 91 della precedente edizione) è costato circa 61.000 euro, con un costo pro capite a notte di circa 20 euro (incluso pasto caldo serale, piccola colazione la mattina, doccia, lavaggio abiti, fornitura cambio per emergenze, monitoraggio sanitario, pulizia ambienti, cambio lenzuola e asciugamani, kit igiene). La copertura è stata garantita dai circa 23000 euro della raccolta fondi (dei quali 8000 euro 'tesoretto' della raccolta fondi 2016/2017 e 15000 euro della nuova edizione), 17000 euro stanziati dalla Città di Biella, 15000 euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, 2000 euro da Caritas e 2000 euro da CRI Biella Area 2, 2000 euro dai Consorzi CISSABO e IRIS, in capo al quale è anche il coordinamento del Progetto.

Oltre ai già citati partners, aderiscono alla Rete del Progetto:  Anteo Cooperativa Sociale (struttura Belletti Bona), Centro Territoriale per il Volontariato, ASL BI, Gruppi di Volontariato Vincenziano, ACLI Biella, Associazione Papa Giovanni XXIII di Biella, Associazione La Rete, insieme agli altri soggetti del terzo settore che lavorano sul territorio sui cosiddetti servizi 'a bassa soglia' (Coop. Maria Cecilia – capofila dell'associazione temporanea di scopo progetto “Accoglienza Plurale” -, coop. Il Cammino, Coop. Valdocco, Consorzio Il Filo da Tessere).

Questi i 'numeri' dell'edizione 2017/2018:

  • 148 sere di accoglienza garantite (nella precedente edizione furono115)
  • 74 persone accolte (precedente edizione: 59)
  • 2536 pernottamenti complessivi (precedente edizione: 2131)
  • 2960 pasti offerti (precedente edizione: 2300)

Essenziale come sempre il coinvolgimento dei volontari, che oltre a promuovere con svariate iniziative l'indispensabile raccolta fondi, quest'anno sono stati preziosi per sperimentare lo 'spazio diurno' del 'Tè delle cinque'. Dieci i volontari che hanno generosamente dedicato il loro tempo per garantire accoglienza nelle fredde ore pre-serali, cinque della Caritas Diocesana (giovani) e cinque del Gruppo di Volontariato Vincenziano (più 'esperti'). Nelle ore serali hanno prestato invece il loro servizio tre volontari CRI e uno del Volontariato Vincenziano. Molto preziosa come sempre la collaborazione con le infermiere volontarie di CRI per il monitoraggio delle condizioni di salute (non poche le persone che a seguito della vita diurna in strada al freddo arrivavano con escoriazioni o raffreddamenti).

Moltissimi i cittadini e le associazioni che hanno sostenuto economicamente il Progetto. A ciascuno di loro va un sentito grazie per la generosità dimostrata. Un ringraziamento particolare a Pallacanestro Biella per aver sostenuto la campagna raccolta fondi e a tutti i gruppi che si sono attivati garantendo il successo dell'iniziativa, ovvero:  il Soroptimist Club, il Lions Club Bugella Civitas, i dipendenti dell'Azienda Bonprix, i dipendenti dell'Azienda Flainox, l'Associazione Libera, i Gruppi di Volontariato Vincenziano, l'Associazione Semi di Bontà Carla Cecilia, l'Associazione Non Sei Sola Uscire dal Silenzio.

Ancora, un caloroso grazie va al Coro Noi Cantando, al Deer Valley Choir e ai giovani cantori di Voci in Musica, che hanno offerto gratuitamente la loro collaborazione per la realizzazione di una serata il 24 febbraio a Palazzo Gromo Losa (messo a disposizione gratuitamente da Palazzo Gromo Losa s.r.l., società strumentale della Fondazione CRB). La seconda edizione del concerto “Ma che freddo fa” ha visto una sala gremita di persone amanti della musica ma anche attente alla problematica della povertà estrema, e ha consentito di raccogliere oltre 1200 euro, con un mix ben riuscito di armonia e solidarietà.

Importante, infine, la collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell'ASL BI che, riconoscendo le persone senza dimora presenti sul territorio come persone 'fragili', ha offerto anche quest'anno la possibilità di effettuare la vaccinazione antinfluenzale, recandosi all'interno delle stesse strutture di accoglienza per facilitare le operazioni. Questo ha evitato l'insorgere della patologia (che - anche se non grave di per sé - diventa molto problematica da gestire se non si può contare su un riparo diurno), nonché i conseguenti accessi impropri al servizio ospedaliero.

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