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Emergenza Freddo, un letto caldo per 74 persone

L'assessore ai servizi sociali Francesca Salivotti durante la conferenza stampa di chiusura di Emergenza Freddo

Sono state 74 le persone accolte nei 130 giorni di servizio di Emergenza Freddo, il progetto che consente di dare, nei mesi invernali, un rifugio caldo e un letto ai senza fissa dimora della città. I risultati sono stati presentati in una conferenza stampa svoltasi a palazzo Oropa venerdì 5 aprile e parlano non solo di solidarietà e sostegno da parte di enti pubblici, associazioni e volontari, ma anche di aiuto concreto da parte dei cittadini. La campagna di raccolta fondi, che doveva coprire 15mila dei 52mila euro complessivi di costo dell'operazione, ha raggiunto quota 19mila euro di donazioni, conservando così anche un "tesoretto" che servirà come base per l'edizione 2019.

"Emergenza Freddo ci ricorda ogni anno che la città ha un problema da affrontare" ha detto Francesca Salivotti, assessore ai servizi sociali. "Ma è altrettanto vero che c'è una comunità che riconosce che il problema esiste e sa farsene carico. Ci sono le istituzioni, con il Comune di Biella e i consorzi socioassistenziali, ma anche la Fondazione Cassa di Risparmio, l'Asl Biella e una rete di volontari senza la quale non si potrebbe portare a termine il lavoro. A questo si aggiungono i cittadini che hanno permesso un risultato straordinario della raccolta fondi". Ai contributi singoli si sono aggiunti quelli dell'associazione Legami di Cuore (che ha finanziato l'ampliamento fino alle 9 dell'orario della mattina), del Lions Club Bugella Civitas, del Soroptimist, dell'Ufficio Catechistico, del Circolo Tennis Sandigliano, delle parrocchie del Favaro e di Cossila San Grato, dell’associazione Tunka e dei gruppi di Volontariato Vincenziano. Oltre 1600 euro sono inoltre arrivati dalla serata musicale promossa dal coro Noi Cantando con il coinvolgimento dei gruppi “Cuori in coro” e “Candelo in Coro” e il patrocinio del comune di Vigliano. Il comune di Ponderano ha invece donato coperte ai gruppi di Volontariato Vincenziano. Molti sono stati i privati che hanno donato panettoni e pandori che sono stati offerti per colazione e per merenda durante lo spazio preserale "Il tè delle cinque", gestito dai volontari dell’associazione La Rete con la collaborazione dei Vincenziani e che ha visto una presenza media di dieci persone accolte, con picchi di venti persone nelle settimane più fredde.

Sono stati almeno venti i volontari che si sono alternati nell'accoglienza diretta, con il contributo di La Rete, della Croce Rossa di Biella area 2, del Volontariato Vincenziano e per la prima volta dell'associazione Tunka, che raggruppa migranti. A questi si aggiungono tutti coloro che hanno lavorato per il progetto non a stretto contatto degli utenti. "Non saprei dire se siano più importanti le risorse finanziare o quelle umane" ha sottolineato Paolo Gallana, presidente del Consorzio Iris, "pensando a quanto danno le persone che si spendono e dedicano il proprio tempo per accogliere e accompagnare le persone senza dimora. Mettendo insieme uomini e risorse si ottiene questo grande risultato".

Emergenza Freddo è stata attiva dal 22 novembre al 31 marzo. I pernottamenti sono stati 2.166 e i pasti caldi 2.600. Eccellente il servizio prestato dagli operatori della Cooperativa Anteo, che come di consueto hanno offerto tutta la loro disponibilità e professionalità per garantire con grande flessibilità e attenzione il buon funzionamento del servizio. Garantire 130 sere di accoglienza è costato poco più di 52.000 euro, con un costo pro capite a notte di circa 20 euro (incluso pasto caldo serale, piccola colazione la mattina, doccia, lavaggio abiti, fornitura cambio per emergenze, monitoraggio sanitario, pulizia ambienti, cambio lenzuola e asciugamani, kit igiene). La copertura è stata garantita da 15mila dei 19mila euro della raccolta fondi, 15mila euro stanziati dalla città di Biella, altrettanti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, 2mila euro di Caritas, 2mila euro da Cri Biella Area 2, 1.400 euro dell'associazione La Rete, 2mila euro dai consorzi Cissabo e Iris, in capo al quale è anche il coordinamento del progetto.

Oltre ai già citati partners, aderiscono alla rete: Anteo Cooperativa Sociale (struttura Belletti Bona), Centro Territoriale per il Volontariato, Asl Biella, gruppi di Volontariato Vincenziano, Acli Biella, associazione Papa Giovanni XXIII di Biella, associazione La Rete, insieme agli altri soggetti del terzo settore che lavorano sul territorio sui cosiddetti servizi 'a bassa soglia' (Coop. Maria Cecilia – capofila dell'associazione temporanea di scopo progetto “Accoglienza Plurale” -,  Coop. La Famiglia, Associazione La Rete, Diocesi di Biella -Caritas Diocesana.). Importante, infine, la collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell'Asl che, riconoscendo le persone senza dimora presenti sul territorio come persone fragili, ha offerto anche quest'anno la possibilità di effettuare la vaccinazione antinfluenzale, recandosi all'interno delle stesse strutture di accoglienza per facilitare le operazioni. Questo ha evitato l'insorgere della patologia (che - anche se non grave di per sé - diventa molto problematica da gestire se non si può contare su un riparo diurno), nonché i conseguenti accessi impropri al servizio ospedaliero.

 

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