Salta al contenuto principale Salta al menu principale

Il Museo del Territorio Biellese inaugura il nuovo allestimento

Museo del territorio biellese

Dopo l’allestimento delle nuove sezioni Paleontologica e Archeologica avvenuto nel maggio 2011 il Museo del Territorio Biellese si appresta a rinnovare ancora i propri spazi e ampliare l’esposizione delle collezioni storico-artistiche.

Sabato 25 giugno, dalle ore 18, i visitatori potranno ammirare, oltre a opere già conosciute, capolavori conservati a lungo nei depositi che troveranno spazio nel nuovo percorso espositivo.

Un progetto, frutto di un percorso condiviso con la Regione Piemonte, che ha l’obiettivo di valorizzare in maniera significativa l’importante patrimonio della Città di Biella e rendere il Museo del Territorio Biellese sempre più centro della storia culturale e artistica del nostro territorio.

Nel grande salone al primo piano, a partire dalle testimonianze pittoriche del XII secolo è possibile seguire l’evoluzione della cultura figurativa e del gusto collezionistico locale: opere cinquecentesche provenienti dalle più illustri botteghe vercellesi, lasciano il posto a dipinti caravaggeschi e di scuola veneta settecentesca, che testimoniano l’ambiente culturale entro cui lavorarono i fratelli Galliari, scenografi di fama internazionale, biellesi d’origine.

Le collezioni di Ottocento e Novecento, frutto di donazioni private, permettono di presentare la pittura piemontese di paesaggio con notevoli dipinti di Antonio Fontanesi, Marco Calderini, Giovanni Giani e Giovanni Piumati e inserire in un contesto culturale artistico più ampio la produzione di Lorenzo Delleani, nativo di Pollone e tra i maggiori esponenti della pittura di paesaggio della sua epoca. Capolavoro divisionista è l’opera di Emilio Longoni che apre il percorso alla suggestione di un contesto collezionistico biellese di inizio Novecento d’eccellenza, da cui provengono opere di Carlo Carrà e dei maggiori esponenti delle Avanguardie storiche della prima metà del Novecento, come Renè Magritte, Paul Klee, Max Enst, Marc Chagall, Joan Mirò e dei connazionali Giacomo Balla e Lucio Fontana.

In occasione del nuovo allestimento, i visitatori potranno ammirare anche un FIORE FUTURISTA di GIACOMO BALLA, proveniente dal MART di Rovereto in occasione di un’importante collaborazione tra le due istituzioni che vede l’opera del Museo, “Riflessioni di un affamato”, di E. Longoni  ospite nella sede trentina per la mostra "I pittori della luce. Dal Divisionismo al Futurismo". Il Fiore Futurista sarà messa a confronto in allestimento con l’opera di proprietà del Museo, sempre di Balla, “Linee - forza di paesaggio”, un’esposizione che sottolinea l’approccio assolutamente originale con il quale la poetica futurista ha guardato alla Natura ed ai suoi elementi costitutivi.

Inoltre, a completamento della Sezione Archeologica, inaugura la nuova sezione “Viaggiare sull’acqua nel Biellese Antico” con l’esposizione di un eccezionale reperto ligneo, una piroga monossile di età romana proveniente dal Lago di Bertignano che, insieme a nuovi reperti da insediamenti lacustri, affronta il tema degli scambi e commerci dalla preistoria al Medioevo.

 

Info: Museo del Territorio Biellese – Chiostro di San Sebastiano – Via Q. Sella, 54/b

0152529345 – museo@comune.biella.ithttp://museo.comune.biella.it/

Area tematica: