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Nei contenitori gialli anche abiti in pessime condizioni

Uno dei contenitori gialli per il riciclaggio degli scarti tessili

Durerà fino al 31 dicembre 2022 la convenzione firmata tra Humana e Cosrab, il consorzio per lo smaltimento rifiuti della provincia. La onlus con sede in provincia di Milano continuerà a occuparsi della raccolta e del riciclaggio di prodotti tessili usati con un’importante novità: non saranno accettati solo abiti e scarpe in buone condizioni ma anche non più utilizzabili. “Si tratta di materiale che ora finisce per la gran parte nel contenitore marrone dell’indifferenziato” sottolinea l’assessore all’ambiente Diego Presa. “Con questa novità possiamo raddoppiare la percentuale di rifiuti tessili riciclati, a tutto vantaggio della bolletta degli utenti e anche del bilancio per il servizio a carico del Comune, grazie alla minore quantità di materiale conferito in discarica”.

Dei 160 contenitori gialli che Humana ha collocato in provincia, 38 sono sul territorio cittadino. E se nel 2017 sono stati raccolti poco meno di 275mila chili, nel 2018 con le novità previste si potrebbe raddoppiare: “La nuova convenzione” spiega Presa “consente di conferire anche prodotti tessili in pessime condizioni, oltre a scarpe e accessori come cinture e borse benché rotte. Quindi possono essere gettati nel contenitore giallo anche stracci, strofinacci o indumenti rotti”. Tutti sono riutilizzabili per Humana, che pagherà a Cosrab 95 euro per tonnellata di materiale: tutto ciò che non può più ridiventare un capo di abbigliamento utilizzabile può essere trasformato, per esempio, in isolante per l’edilizia o in materiale fonoassorbente. E gli introiti del consorzio serviranno a sostenere progetti sociali, “come la mensa della Caritas di via Novara” precisa il presidente di Cosrab Michele Lerro, “ma daremo una mano ad altri progetti locali”.

Biella si aspetta però un vantaggio anche per i costi del servizio di smaltimento. “La componente tessile” calcola Presa “rappresenta circa il 3% dei rifiuti. Nel 2017 è invece valsa solo l’1,4%. Adeguandoci alle indicazioni di Humana potremmo superare i 500mila chili, a tutto vantaggio della percentuale di raccolta differenziata ma anche riducendo il costo della bolletta”.

 

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