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Piano periferie, una soluzione temporanea per sbloccare i lavori

I giardini di via Trivero. Sullo sfondo Skate Park e mercato

È pronta una soluzione temporanea che consentirà di far partire i lavori previsti dal piano periferie per Biella Sud. La giunta ha preso visione, nella seduta di martedì 4 settembre, di una delibera che prevede una manovra contabile per spostare i mutui sulla parte residua delle opere in programma al Villaggio La Marmora e finanziarle interamente con risorse proprie. Sarà portata all'esame dell'aula al prossimo consiglio comunale, in calendario entro la fine di settembre.

Si tratta di un “cerotto” provvisorio «e non ferma» assicura il sindaco Marco Cavicchioli «la nostra battaglia per avere i soldi dal Governo subito, come da convenzione firmata nella precedente legislatura, e non a partire dal 2020, come vorrebbe una norma del decreto milleproroghe già approvata al Senato». Non solo: non ferma neanche l'iter già avviato per numerose opere già appaltate o con gare in corso. «Vuole essere una garanzia ai nostri fornitori» aggiunge l'assessore al bilancio Giorgio Gaido «di essere pagati nei tempi giusti e non “a babbo morto”, come Roma sembra voler fare con gli enti locali che hanno vinto il bando».

Proprio gli uffici finanziari del Comune, insieme alla giunta, hanno lavorato in pieno agosto per cercare una soluzione al problema. Biella si trovava in mezzo al guado: mentre, su proposta del Governo, il Senato ha approvato la dilazione di due anni nell'erogazione dei finanziamenti (un pacchetto da 4,2 milioni per la sola Biella), due appalti sono stati già assegnati, quello per la riqualificazione della casa di giorno e quello per spogliatoi, servizi e terreno di gioco al campo sportivo di via Gersen, e tre hanno le gare in corso. Per la ludoteca le buste si apriranno il 18 settembre, mentre scade tra questa e la prossima settimana il termine ultimo per presentare le offerte per la risistemazione delle aree verdi intorno a piazza Falcone e per il campo di corso 53° Fanteria da rifare in erba sintetica. Lavori che avrebbero rischiato un avvio a singhiozzo, senza i contributi statali, che coprono circa metà del valore dei progetti.

«Per ottenere questo risultato» aggiunge Cavicchioli «proporremo di ridurre il margine che ci resta per fare investimenti contraendo nuovi mutui. Non è una decisione senza conseguenze. Ma in questo momento è l'unica strada percorribile. E non ferma la nostra battaglia, condivisa con sindaci di tutta Italia e di tutti gli schieramenti politici, per convincere il Governo a rispettare i patti già sottoscritti. Mentre una delegazione Anci è andata a Roma a portare all'esecutivo le richieste dei Comuni, chiederò ai cinque parlamentari del territorio di impegnarsi, a prescindere da maggioranza o opposizione, perché alla Camera quella norma venga cambiata. Del resto, quando il piano periferie per il Villaggio La Marmora venne approvato dal consiglio comunale, il voto fu unanime e trasversale».