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La pietra di Ceva per il nuraghe Chervu

Mara Garelli (a sinistra), assessore alla cultura di Ceva, con Valeria Varnero e il funzionario dell'ufficio parchi e giardini Antonio Pusceddu

Mara Garelli, assessore alla cultura di Ceva, ha voluto essere personalmente presente alla consegna: nella mattina di martedì 17 luglio anche il centro del Piemonte meridionale, 6mila abitanti in provincia di Cuneo e ben 149 caduti in battaglia tra il 1914 e il 1918, ha dato il suo contributo al progetto di Comune di Biella e circolo Su Nuraghe per commemorare il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale. Ai municipi piemontesi e sardi è stato chiesto di inviare una pietra che recasse il nome della città e il numero dei soldati morti durante il conflitto. Saranno collocate nell'area intorno al nuraghe Chervu di corso San Maurizio, simbolo della fratellanza tra Sardegna e Piemonte. "In molti hanno già aderito" sottolinea Valeria Varnero, l'assessore che si occupa del progetto. "Li inviteremo tutti all'inaugurazione, che si terrà durante le celebrazioni del 4 novembre".

La pietra di Ceva arriva da uno dei torrenti della zona ed è stata lavorata e incisa da uno scultore locale, Ivano Ghiglia. "Abbiamo voluto partecipare" è stato il commento di Mara Garelli "come tributo e testimonianza del nostro territorio alla memoria".

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