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Presentazione libro Francesco Tabusso

Sabato 29 ottobre alle ore 17.30 al Museo del Territorio Biellese sarà presentato il libro «Francesco Tabusso. I dipinti per San Francesco al Fopponino di Gio Ponti». L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività volte alla valorizzazione delle collezioni permanenti del Museo del Territorio Biellese.

All’incontro - cui precederà il saluto dell’Assessore alla Cultura Teresa Barresi - interverranno Elena Pontiggia autrice del volume e Veronica Cavallaro, curatrice del catalogo ragionato, che traccerà un profilo di Tabusso dall’apprendistato casoratiano ai brillanti esordi dell’attività espositiva, tra contaminazioni con il linguaggio informale e formulazioni di un personalissimo mondo poetico. Alessandra Montanera, storica dell’arte del Museo, contestualizzerà il percorso dell’artista nel Biellese e il suo rapporto con collezionisti e gallerie del territorio (una particolare attenzione verrà riservata alla personale biellese del 1961, nelle sale della Galleria Colongo).

L’Archivio Francesco Tabusso ha promosso la pubblicazione del volume in occasione dei 40 anni del ciclo pittorico Il Cantico delle Creature dipinto da Francesco Tabusso per la Chiesa di San Francesco al Fopponino a Milano, progettata dall’architetto Gio Ponti.

Il volume dedicato al Fopponino costituisce un primo rilevante tassello del progetto di valorizzazione del lavoro di Tabusso intrapreso dall’Archivio: si è partiti da quest’opera di piena maturità, dove la pittura dell’artista raggiunge la massima forza espressiva, perché ancora oggi essa è una delle pale d’altare  tra le più grandi mai realizzate per una chiesa moderna e insieme agli 8 trittici resta un importante esempio di illustrazione della preghiera del Santo di Assisi.

Eccezionali e tecnicamente inconsueti le dimensioni e i supporti: quasi cento metri quadrati la tela che Ponti ha voluto della forma di un libro aperto non solo in conformità con lo stile della chiesa, ma anche per indicare che la Natura è un libro eloquente per chi lo sa leggere.

Percorrendo oggi via Giovio a Milano si è colpiti dalla trasparente imponenza della facciata del Fopponino, un’imponenza che abita anche l’interno nel rigore di geometrie e materiali. Il ciclo pittorico di Tabusso che illumina la penombra della navata centrale, ha realizzato pienamente gli intendimenti dell’architetto aprendo un’immensa finestra spalancata sul creato e ci restituisce la figura del Santo così come l’aveva intesa l’artista.

L’incontro sarà anche occasione per rendere conto dell’importante lavoro di ricerca che l’Archivio sta svolgendo in vista della pubblicazione del Catalogo generale: Elena Pontiggia e Veronica Cavallaro tracceranno infatti un profilo dei primi anni di attività artistica di Francesco Tabusso, approfondendo gli anni della formazione casoratiana e della rivista Orsa Minore, l’intensa e fortunata stagione espositiva con la partecipazioni alle prestigiose Quadriennali di Roma e Biennali di Venezia e i numerosi premi nell’ambito delle mostre-concorso bandite da diverse città italiane per dotare di nuove acquisizioni le proprie Pinacoteche civiche o Gallerie d’arte moderna; il sodalizio con Ettore Gian Ferrari e ancora la fortuna critica di Tabusso di cui si sono occupati, oltre ai critici d'arte come Luigi Carluccio, Francesco Arcangeli, Carlo Ludovico Ragghianti e Lamberto Vitali, anche alcuni tra i più noti scrittori e poeti contemporanei quali Piero Chiara, Diego Valeri, Dino Buzzati, Eugenio Montale, Giorgio Bassani, Mario Soldati, Mario Rigoni Stern e Nico Orengo.

Per l’occasione il Museo del Territorio Biellese esporrà il dipinto Collina del Giuran  di Francesco Tabusso di sua proprietà, un olio su tela del 1961, proveniente dalla Collezione Enrico Lucci, donata nel 1980.

­­­­­­ELENA PONTIGGIA è storica dell'arte italiana. Terminati gli studi classici, si laurea in filosofia alla Statale di Milano con una tesi sull'estetica di Nietzsche. Insegna Storia dell'arte all'Accademia di Brera e al Politecnico di Milano. Collabora come critico d'arte a vari giornali e riviste. Dal 2011 scrive su “La Stampa”. Si occupa in particolare dell'arte italiana e internazionale fra le due guerre e del rapporto tra modernità e classicità. Si interessa agli scritti di poetica, pubblicando i principali testi teorici degli artisti da Cézanne e dalle avanguardie a Pollock. Ha fatto parte fino al 1993 del Comitato Scientifico del Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e dal 2002 al 2006 del Consiglio d'amministrazione della Quadriennale di Roma. Dal 2001 fa parte del Comitato Scientifico della Fondazione Stelline di Milano. Nel 1996 ha vinto il premio “San Valentino d'oro” per la Storia dell'arte e nel 2009 il premio Carducci con Modernità e classicità. Il ritorno all'ordine in Europa dal dopoguerra agli Anni Trenta.

Info: Museo del Territorio Biellese 015.2529345

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