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Qualità della vita, Biella guadagna sette posizioni

Biella nella classifica sulla qualità della vita di Italia Oggi

La terza classifica di fine anno porta la terza promozione per Biella: dopo l’esame superato nella graduatoria dell’ecosistema urbano di Legambiente e in quella di iCity Rate sulle città “intelligenti”, anche per il quotidiano Italia Oggi che da dieci anni tasta il polso alla qualità della vita nei capoluoghi di provincia, si riscontra un miglioramento. La città guadagna infatti sette posizioni, salendo al 39° posto in Italia, inserita nella fascia tra i centri in cui le condizioni di vita sono giudicate accettabili e vicina al suo massimo storico degli ultimi anni, il 37° posto del 2016. Tenore di vita, affari e lavoro ma anche sicurezza e basso disagio sociale sono gli assi nella manica di Biella che va in crisi invece nei parametri che riguardano la popolazione, dove solo Savona fa peggio in Italia. Spicca, in questo settore, un dato: a fronte di 5,55 bambini nati ogni mille residenti, ci sono 13,64 morti, quasi il triplo.

 

Tornando alle note positive, la crescita più rilevante si fa registrare nel settore che riguarda criminalità e reati, dove passiamo dal 75° al 28° posto. Siamo ai vertici in Italia quanto a omicidi e tentati omicidi (non ne è avvenuto nessuno nel 2017), quinti quanto a bassa rilevanza di rapine, al 21° posto per quanto riguarda il basso numero di furti mentre va peggio per quelli in appartamento (al 93° posto). Restano alti i parametri economico-finanziari. Abbiamo il ventesimo miglior tenore di vita in Italia e siamo ventottesimi nella classifica che riguarda affari e lavoro. Qualche voce: 942 euro di pensione media, 1.233,89 euro di consumi mensili medi, un basso prezzo al metro quadro degli immobili in centro. Siamo tuttora al 35° posto quanto a tasso di disoccupazione e al 17° quanto a tasso di occupazione. Anche il disagio sociale è basso, nonostante dati preoccupanti come il numero di morti per tumore e di suicidi (anche se si tratta di statistiche risalenti al 2015). Proprio il mancato reperimento di cifre più recenti penalizza Biella nella graduatoria relativa alla salute: alcuni dati riguardanti la sanità pubblica per esempio sono riferiti al 2013, addirittura prima del trasloco dell’ospedale nella nuova struttura. Restano comunque alcune cifre positive: siamo diciannovesimi in Italia per posti letto riservati a pazienti oncologici. Biella resta nella prima metà della graduatoria anche per i parametri ambientali: spicca l’11° posto tra i capoluoghi che hanno destinato più terreno urbano alle aree verdi.

Nella classifica nazionale guidata come nel 2017 da Bolzano, davanti a Trento e Belluno, solo Cuneo (decima) e Verbania (trentasettesima) fanno meglio di Biella in Piemonte. Più indietro Novara (45° posto), Alessandria (68°), Asti (69°), Vercelli (73°) e Torino (78°).