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Con la raccolta differenziata 12mila tonnellate di anidride carbonica in meno

Contenitori per la raccolta dei rifiuti in città

Più di 12mila tonnellate in meno di anidride carbonica emesse nell'atmosfera in un anno: c'è anche questo vantaggio per l'ambiente nascosto nei dati della raccolta rifiuti del 2016. Il bilancio finale con la soglia del 65% di raccolta differenziata superata abbondantemente (e con i primi mesi del 2017 che portano la quota già oltre il 70%) consente il calcolo delle emissioni di gas serra ridotte proprio grazie al riciclaggio dei rifiuti, una statistica che si basa su parametri che Legambiente usa per le sue analisi sulle pagelle ecologiche degli enti locali. A ogni materiale riciclabile è assegnato un coefficiente che corrisponde ai chilogrammi di CO2 risparmiati per ogni chilo non inviato in discarica. Si va dai 13,08 kg di anidride carbonica per l'alluminio (quello delle lattine di uso comune) fino ai 0,21 chili della frazione organica o degli sfalci, passando per gli 1,55 chili della plastica.

Il calcolo sul 2016 sulla raccolta differenziata di Biella parte dal totale: 14.692.000 chilogrammi non smaltiti a Cavaglià ma inviati al riciclaggio. Considerando le equivalenze materiale per materiale, si arriva a una somma di 12.146.010 chili di anidride carbonica risparmiati. Per provare a fare un confronto con la vita di tutti i giorni, è una quantità di CO2 pari all'incirca a quella emessa da 10mila Fiat Panda (il modello di auto più venduto in Italia da anni) che percorrono 10mila chilometri in un anno ciascuna.

«Il dato è confortante ma le proiezioni sul 2017 lo sono ancora di più» afferma l'assessore all'ambiente Diego Presa. «In base alla crescita della raccolta differenziata dei primi mesi dell'anno potremmo arrivare a oltre 16mila tonnellate di rifiuti avviati al riciclo, pari a 13mila tonnellate di anidride carbonica risparmiata».

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