Salta al contenuto principale Salta al menu principale

Restaurata la cestovia, la soddisfazione di Biella

Il Soccorso Alpino durante uno dei collaudi della cestovia del Camino

«Questo è un successo per tutta la città»: sono le prime parole del sindaco Marco Cavicchioli all'annuncio che la cestovia del monte Camino, lo storico impianto della conca di Oropa in restauro dalla primavera del 2016, può finalmente riaprire. «Abbiamo ottenuto questo risultato» prosegue il sindaco «grazie a uno sforzo collettivo che ha visto unita l'amministrazione e gli appassionati delle nostre montagne, che hanno partecipato alla raccolta fondi #restauriAMOlacestovia. E il successo non sarebbe stato possibile senza il grande e prezioso lavoro di Funivie Oropa, i cui amministratori hanno lavorato per mettere in sicurezza i conti e rendere sostenibile la gestione».

Il sopralluogo con collaudo dell'Ustif, l'ufficio ministeriale che sovrintende alla sicurezza degli impianti a fune, è stato l'ultimo atto di un iter partito a marzo 2016 con l'appello lanciato per la raccolta fondi. In quella sede il Comune si era impegnato a versare almeno tre euro per ogni euro donato dai cittadini. Alla fine palazzo Oropa ha coperto 450mila dei 565mila euro necessari per portare a termine il restauro, «un investimento» sottolinea Marco Cavicchioli «per la valorizzazione e il futuro delle nostre montagne». Quasi tutto il resto della cifra necessaria è arrivato dall'iniziativa #restauriAMOlacestovia a cui hanno contribuito in molti, dai privati cittadini con le loro piccole donazioni ad alcune aziende con interventi più cospicui fino alle associazioni con il loro impegno, portando il risultato finale oltre la soglia dei 100mila euro che era l'obiettivo fissato a primavera 2016, all'avvio della campagna. «Divido il ringraziamento più grande» aggiunge il sindaco «tra i donatori che hanno mostrato in modo concreto attaccamento al territorio e tra Andrea Pollono, presidente della Fondazione Funivie Oropa, che ha seguito con attenzione e passione senza eguali questo progetto. E lo ha fatto – è bene ricordarlo – ricoprendo una carica che è sì di nomina pubblica ma che è a titolo gratuito, come per tutti i consiglieri».