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Un finanziamento da 250mila euro per il polo culturale del Piazzo

Palazzo Ferrero allestito per una mostra

Nascerà grazie ad un contributo di 250mila euro della Compagnia di San Paolo il polo culturale di Biella Piazzo. Il progetto, ideato e guidato da UPB Educa, l'università popolare biellese, e di cui è partner la città di Biella insieme al Centro Studi Generazioni e Luoghi Archivi Alberti La Marmora, all’Associazione per l’Ecomuseo Valle Elvo e Serra, a BI Young e a Palazzo Gromo Losa srl ha il nome di Ri(e)voluzioni Culturali e si è aggiudicato il 100% del contributo messo a disposizione dal bando “Valorizzazione a rete delle risorse culturali e paesaggistiche territoriali e urbane”, ideato e gestito dalla fondazione dell'istituto bancario con sede a Torino.

Il progetto, durante il biennio 2018 /2019, darà avvio a varie iniziative culturali volte a creare e valorizzare il polo culturale di Biella Piazzo attraverso un fitto ed eterogeneo programma di attività che si articolerà in mostre, eventi, attività formative ed incontri tematici. «Come Palazzo Ferrero-Miscele Culturali, stiamo lavorando per promuovere una nuova logica di sistema, che con questo progetto ha già dato i primi risultati» spiega Fabrizio Lava, presidente dell’associazione temporanea di scopo che ha la gestione del palazzo di proprietà comunale. «Del resto un territorio come il nostro non può che fare sistema per intercettare nuovi fondi e avviare progetti di sviluppo turistico-culturale».

Cuore del nuovo Polo Culturale saranno Palazzo Gromo Losa, Palazzo Ferrero e Palazzo La Marmora, che dialogheranno con il Museo del Territorio Biellese dando vita a mostre comuni, programmi condivisi e favoriranno la nascita di itinerari turistici culturali. Sarà valorizzato l’antico legame tra il Piazzo e il piano, che ha le sue radici nel Rinascimento, momento in cui la città acquisisce alcuni dei tratti che la contraddistinguono ancora oggi. Sarà intorno alla figura di Sebastiano Ferrero che questo tema verrà coniugato, culminando con le mostre della primavera-estate del 2019.

Questo tema emergerà nella prevista messa in rete dei giardini dei tre palazzi: i due palazzi dei Ferrero, l’omonimo Palazzo Ferrero e Palazzo La Marmora, sono in dialogo visivo con il complesso di San Sebastiano di cui il Ferrero fu committente. La già programmata apertura di un collegamento tra i due giardini ripristinerà un passaggio preesistente configurando così un itinerario storico paesaggistico: questa strutturazione di itinerari di collegamento tra Biella Piazzo e il piano avrà una tappa importante con il collegamento con il giardino all’italiana di Palazzo Gromo Losa. «Questo progetto è una grande occasione per avviare un’opera di riscoperta e valorizzazione della figura di Sebastiano Ferrero» sottolinea Graziana Bolengo, presidente del Centro Studi Generazioni e Luoghi.

Particolare attenzione sarà data anche all’utilizzo delle nuove tecnologie proponendo una applicazione che migliorerà i percorsi di fruizione integrando gli attuali supporti cartacei utilizzati per la descrizione e la valorizzazione dei quattro siti culturali coinvolti, oltre a quelli della Rete Museale Biellese.

«La città di Biella, con il Museo del Territorio e Palazzo Ferrero, crede fortemente in questo progetto che ben si inserisce in una strategia più ampia di rilancio culturale» afferma il sindaco Marco Cavicchioli. «In particolare il Piazzo verrà reso ancora più facilmente raggiungibile grazie all’imminente inaugurazione della nuova funicolare che contribuirà a portare ancora più flussi di visitatori».

Particolare attenzione verrà riservata alla formazione, con la creazione di corsi ad hoc rivolti a operatori, studenti e giovani del territorio. UPB Educa e Associazione Ecomuseo Valle Elvo e Serra si occuperanno dell’ampliamento dell’offerta formativa biellese attraverso la creazione di corsi incentrati sui temi della cultura, del paesaggio e del turismo.

«La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Palazzo Gromo Losa srl hanno aderito con entusiasmo a questo progetto che sposa in pieno la filosofia di sistema che il territorio sta portando avanti» sottolinea il presidente Franco Ferraris. «L’afflusso di risorse ulteriori che favoriscono la creazione di proposte culturali di livello non può che essere positivo per il sistema Biella».

«La rinascita del Piazzo come luogo di interesse storico-turistico ha del resto ricevuto nuova linfa grazie all’importante investimento attuato dalla Fondazione su Palazzo Gromo Losa, “gioiello” riaperto al pubblico nel 2012» aggiunge Mario Ciabattini, segretario generale. «Il palazzo ha ospitato e ospiterà alcuni dei più significativi eventi culturali degli ultimi anni e la sua politica culturale si intreccia, potenziandola, con quella del polo del Piazzo».

Al Museo del Territorio avrà sede, nel 2019, il cuore della mostra curata da Mauro Natale "Sebastiano Ferrero e i suoi figli. Biella e il Biellese nel Rinascimento", le cui altre sedi saranno Palazzo Ferrero e Palazzo La Marmora: anche in questo caso si intende condurre i visitatori a scoprire nel loro percorso il Piazzo e il piano. Si tratterà di un evento chiave, per il quale ricopre ruolo importante il Comitato Sebastiano Ferrero, a cui faranno riferimento altre attività nel corso del biennio. Accanto alla valenza di alto profilo per la conoscenza della importanza della patrimonio pittorico biellese nel quadro del Rinascimento piemontese, si darà vita ad una cornice narrativa che farà riemergere aspetti e vicende d’epoca in forma divulgativa e fortemente indirizzate al mondo della scuola.

Al Museo del Territorio e alla caffetteria di Palazzo Ferrero, inoltre, saranno realizzate le prime due “vetrine” di valorizzazione dei “prodotti” provenienti dai siti della Rete Museale Biellese. «La Rete entra in questo progetto portando il proprio capitale di relazioni ed esperienza, oltre a contenuti di grande interesse legati ai 36 siti attualmente coinvolti, tra cui i tre palazzi del piazzo e il Museo del Territorio» spiega Giuseppe Pidello, coordinatore dell’Ecomuseo Valle Elvo e Serra. «Il nostro intervento insisterà sul tema della formazione per far crescere la qualità complessiva dell’offerta culturale e turistica».

Il polo culturale di Biella Piazzo nasce dunque con le idee chiare e con una progettazione che guarda al 2020. Il primo evento comune, sul quale mettersi alla prova come sistema, sarà l’inaugurazione di “Selvatica. Arte e natura in festival”, un progetto di Palazzo Gromo Losa srl che inaugurerà il prossimo 20 aprile, coinvolgendo tutti i soggetti citati. A seguire, un’interessante nuova proposta di festival culturale a cura dell’associazione BI Young che avrà luogo dal 29 giugno al 1 luglio e che si concentrerà sul tema del passaggio generazionale. «BI Young è stata tra i primi sostenitori del polo culturale del Piazzo» spiega il presidente Nicolò Gallo, «portando la visione e le idee dei giovani biellesi che amano il proprio territorio e che vogliono lavorare per vederlo crescere».

 

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