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Zone blu, si paga anche con Telepass Pay

Un parcometro in città con le indicazioni dei tre metodi di pagamento digitale

C’è un terzo sistema telematico per pagare i parcheggi blu a Biella: dopo EasyPark e MyCicero, è stato attivato anche il servizio Telepass Pay, riservato agli utenti abbonati al servizio che consente il pagamento automatico del pedaggio autostradale. Per utilizzarlo infatti è necessario essere abbonati a Telepass, al prezzo di un canone mensile (2,50 euro è quello ordinario, ma spesso ci sono offerte e sconti) che dà diritto ad applicare sull’auto il congegno che consente di passare alle corsie veloci ai caselli e a un’altra serie di servizi gestibili attraverso l’applicazione da scaricare sul telefono cellulare.

Il pagamento delle zone blu, non solo a Biella ma in un gran numero di città italiane, è uno di questi. Il funzionamento è semplice: una volta effettuata la registrazione, è sufficiente aprire l’applicazione, inserire il tempo di sosta previsto e il pagamento avviene con addebito automatico. E’ possibile anche interrompere la sosta prima del tempo che si era previsto, pagando solo i minuti effettivi in cui si è parcheggiato, oppure prolungare il tempo fissato, per non correre il rischio di pagare una multa. Come negli altri due sistemi telematici, gli ausiliari del traffico saranno in grado di verificare attraverso il loro dispositivo palmare che si è in regola anche senza aver esposto il tagliandino che si ritira al parcometro.

Il servizio si affianca a quello di EasyPark, che consente di caricare denaro in un “borsellino virtuale” da spendere a ogni sosta (per la quale è richiesta una commissione di 0,29 euro) e di MyCicero, che funziona nello stesso modo ma senza la richiesta di commissione. A Biella, proprio perché l’avvenuto pagamento della sosta è verificato in tempo reale con il palmare dagli operatori, non è necessario esporre il tagliando che i tre gestori delle applicazioni mettono a disposizione. Il consiglio è di tenerne uno a portata di mano nel caso si volesse utilizzare il servizio in altre città in cui è attivo e che richiedono obbligatoriamente (come accade ad esempio nella vicina Vercelli) di mettere il contrassegno sul cruscotto.

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