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Anche la pietra di Gaiola per il nuraghe Chervu

La delegazione del comune di Gaiola con Valeria Varnero e Battista Saiu

Ha superato quota cento il numero dei Comuni che hanno aderito all'iniziativa della città di Biella e del circolo Su Nuraghe per commemorare il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale. Tante sono le pietre giunte da città e paesi di Sardegna e Piemonte, invitati a consegnare una testimonianza del tributo pagato dai loro concittadini, caduti nel conflitto. I sassi sono realizzati con materiali tipici di ogni luogo e spesso sono stati affidati ad artisti perché li rendessero speciali: ognuno reca una scritta con il nome della città e il numero dei caduti. Troveranno spazio nei prossimi mesi attorno al nuraghe Chervu, il simbolo dell'amicizia tra Sardegna e Piemonte realizzato in corso San Maurizio.

Alcuni Comuni hanno voluto consegnare personalmente la loro pietra. Tra questi c'è Gaiola, poco più di 500 abitanti in provincia di Cuneo, che ha raggiunto Biella con una delegazione composta dal sindaco Fabrizio Biolè, dalla scultrice Isabella Vergè che ha realizzato l'opera, da Ettore Robbione, coordinatore di una mostra sulla Grande Guerra che ha ripercorso la storia dei trenta caduti originari del paese, e dal funzionario comunale Claudio Valluari. Alla consegna del manufatto erano presenti Valeria Varnero, assessore a parchi e giardini, e il presidente del circolo Su Nuraghe Battista Saiu.

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