La buona notizia è arrivata nel pomeriggio di mercoledì 29 giugno: tra i tre progetti scolastici finanziati dalla Regione in Piemonte con i fondi della “buona scuola” messi a disposizione del Governo, ci sono anche i laboratori di occupabilità da realizzare nell’ex sede dell’Atap. Il risultato è frutto di #finanziaBiella, una delle azioni dell’Agenda Digitale cittadina, e della volontà di far lavorare insieme diverse parti del territorio per un obiettivo comune. In questo caso l’obiettivo è utilizzare una parte dello stabile di viale Macallé, fino all’anno scorso sede dell’azienda trasporti locale, per realizzare una scuola che aiuti a rientrare nel mondo del lavoro chi lo ha perso, attraverso la riqualificazione professionale, e che orienti chi lo sta cercando per la prima volta dandogli nuove e più approfondite competenze.
Al progetto e alla sua realizzazione collaborano molte mani: le Scuole biellesi in rete e la Provincia, che lo hanno presentato, il Comune di Biella, capofila dell’Agenda Digitale e proprietario dell’immobile, Ascom, Camera di Commercio, Unione Industriale, Atl, Cna e SellaLab che studieranno i programmi dei corsi e forniranno gli insegnanti. L’offerta formativa svilupperà competenze didattiche legate alle vocazioni territoriali nei settori tessile, informatica, dell’accoglienza e agroalimentare e l’ultimo atto sarà l’inserimento nelle aziende locali.
«Sono contento del successo del progetto» afferma Cesare Molinari, preside dell’IIS Vaglio Rubens e presidente delle Scuole biellesi in rete, «perché è stata apprezzata la capacità di lavorare a un grande obiettivo da parte di tutte le forze istituzionali e del mondo del lavoro del biellese. I laboratori biellesi per l'occupabilità saranno una grande opportunità per il rilancio occupazionale e di formazione per la nostra provincia». «Se ci si muove uniti si portano a casa i risultati» aggiunge il presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo. Fulvia Zago, il cui assessorato guida l’Agenda Digitale, aggiunge: «Ringrazio tutti i partner del Patto del Battistero per questo grande risultato che deriva dall’energia e dalla forza di un territorio che sa stare insieme. L’opportunità che abbiamo creato grazie a questo finanziamento incide su diversi fronti formativi e professionalizzanti tra i quali uno particolarmente strategico in questo momento per il nostro territorio, di riconversione dei lavoratori disoccupati espulsi dalla filiera del tessile».