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Gioco d'azzardo, nel 2017 scende la spesa procapite

È in vigore un'ordinanza per contrastare il gioco d'azzardo in città

Nel primo semestre del 2017 è calata del 15,3% la spesa procapite dei biellesi in slot machines e videopoker: lo dice una statistica elaborata da Avviso Pubblico, elaborata partendo dai dati forniti dai Monopoli di Stato. Da gennaio a giugno dell'anno scorso, ogni biellese ha infilato 120,76 euro nelle fessure delle macchine per il gioco d'azzardo legale, per un totale di 4.639.427 euro, una cifra che “vale” il 51° posto tra i capoluoghi italiani nella graduatoria di chi sfida di più la sorte. Nel 2016 Biella aveva chiuso al 29° posto con poco meno di 11 milioni giocati in dodici mesi. Il calo percentuale di Biella è il quarto più alto in Italia, dopo quelli di Cremona, Verbania e Aosta. Nello stesso periodo altre città vicine (come Torino o Novara) hanno fatto registrare incrementi oltre il 13%.

 

Il dato del 2017 è stato calcolato in proiezione, raddoppiando la cifra raccolta nel primo semestre e, secondo l'analisi di Avviso Pubblico, una delle ragioni può essere riscontrata nel provvedimento che, già dall'autunno del 2016, ha limitato gli orari di funzionamento dei videopoker e di apertura delle sale giochi in città. «La riduzione della spesa» osservano i ricercatori «può essere collegata all'approvazione di una disciplina più restrittiva sui giochi. Tali provvedimenti sono stati di norma giudicati legittimi dal giudice amministrativo». È il caso di Biella, la cui ordinanza ha superato l'esame del Tar, al quale avevano presentato ricorso alcuni gestori. I giudici hanno ritenuto che il bene della salute pubblica fosse meritevole di maggior tutela rispetto alla libera iniziativa economica. L'ordinanza impone lo spegnimento delle macchine per otto ore al giorno, dalle 7 alle 9, dalle 12 alle 16 e dalle 23 all'una di notte. Non è inverosimile pensare che la spesa totale del 2017 possa essere ancora inferiore perché da novembre dell'anno scorso viene applicata la norma sulle distanze minime, voluta dalla legge regionale.

«Sono le cifre di questa ricerca a definire in modo netto l'impatto del gioco d'azzardo sul tessuto sociale della nostra città» sottolinea il sindaco Marco Cavicchioli. «Più di quattro milioni e mezzo di euro giocati in sei mesi dell'anno scorso restano una somma enorme, spesso sottratti al bilancio delle famiglie con conseguenze che si possono immaginare. Se il calo sensibile è frutto dei provvedimenti che abbiamo preso e difeso per limitare questo fenomeno, vuol dire che abbiamo scelto la strada giusta».