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Piano antineve, che cosa è successo in piazza Falcone

Piazza Falcone ripulita dalla neve domenica pomeriggio

Interventi a ripetizione da martedì a domenica, per tenere pulite e transitabili strade e piazze, ma anche condizioni meteorologiche particolari che spesso hanno reso meno efficaci del previsto gli interventi stessi: è il responso della lunga relazione che gli uffici comunali hanno stilato su richiesta di sindaco e giunta per valutare l'efficacia del piano antineve dopo il maltempo dei giorni scorsi e le polemiche che, a Biella come altrove, hanno interessato in particolare piazza Falcone, sede del mercato.

Innanzitutto i dati: martedì, mercoledì e giovedì sera le precipitazioni hanno depositato al suolo circa 5 centimetri di neve. La settimana è stata inoltre caratterizzata da temperature diurne e notturne rimaste spesso sotto lo zero (con picchi di -7) e condizioni di umidità relativa molto bassa che ha favorito la caduta di neve secca e ghiacciata. «In piazza Falcone» spiega nella relazione il responsabile dell'ufficio tecnico Graziano Patergnani «l'attuazione del piano neve è avvenuta mercoledì, giovedì e venerdì attraverso un monitoraggio ripetuto sul posto dell'ufficio tecnico comunale e un insieme di interventi effettuati dall'impresa Scarlatta Umberto Sas di Vigliano. In particolare gli interventi sono stati articolati a partire dalla previsione della seconda precipitazione di mercoledì sera con ripetuti trattamenti di salatura. Il ridotto spessore della neve, inferiore ai 5 centimetri, ha indotto a non utilizzare attrezzature meccaniche per la sua rimozione».

Per il mercato del giovedì l'intervento ha mostrato la sua efficacia: quando la temperatura è salita, nelle prime ore del mattino, il processo di fusione innescato dal sale si è attivato «liquefacendo l'impasto neve-sale-ghiaccio ancora presente alle 8, come verificato in un sopralluogo con gli assessori» specifica Patergnani. «In previsione della precipitazione di giovedì sera la presenza abbondante di sale sull'area della piazza e di circolazione ha indotto a ritenere non necessario un ulteriore trattamento».

Poi la precipitazione è arrivata e si è trattato dell'ormai celebre gelicidio. Sulla città è prima caduta pioggia ghiacciata, dalle 20 alle 22, poi neve fino alle 2 del mattino di venerdì, 5 centimetri che si sono depositati sul ghiaccio sottostante. L'abbassamento delle temperature nella mattina di venerdì ha poi trasformato la neve in ghiaccio granulare. «L'impresa Scarlatta è stata impegnata per tutta la sera di giovedì e parte della mattinata di venerdì sul reticolo stradale primario e nel resto della giornata di venerdì su quello secondario, con il solo servizio di salatura. In piazza Falcone la ripresa del processo di fusione è avvenuta solo nella tarda mattinata di venerdì ed è durata per un tempo troppo breve dato il nuovo calo delle temperature. «Alle 14» spiega Graziano Patergnani «in occasione di un sopralluogo condotto dall'ufficio tecnico si è chiesto all'impresa una rimozione della neve da effettuare con mezzi meccanici, ancorché lo spessore fosse inferiore a quello previsto nel piano neve. L'operazione è avvenuta dalle 17 alle 20 con il passaggio di un camion spazzaneve, rimuovendo la parte asportabile soprastante ma non completamente la calotta ghiacciata, per la quale è stato richiesto un ulteriore trattamento con sale, effettuato alle 22, come verificato dall'ufficio tecnico con un sopralluogo alle 22,15. La mattinata di sabato la persistenza della temperatura rigida, tra -5 e -7 gradi, non ha avviato il processo di fusione, ostacolato, a differenza delle strade limitrofe a parità di trattamenti, oltre che dalla calotta ghiacciata compatta anche dalla mancata azione meccanica degli pneumatici, in quanto la piazza è pedonale. L'effetto degli pneumatici è ben evidente nelle strade circostanti completamente pulite, mentre le isole spartitraffico, benché trattate con il cloruro di sodio, ancora oggi risultano con presenza di calotta ghiacciata. La presenza del sale non sciolto era ed è ancora ben visibile sulla piazza. In altre parole non si è lesinato sul suo impiego. La presenza delle bancarelle ha invece impedito qualsiasi altro intervento».

Per questo il mercato di sabato si è svolto nelle condizioni difficili che hanno dato luogo alle polemiche. Già domenica, dopo un sopralluogo di ufficio tecnico e ditta incaricata, vista la presenza delle lastre ghiacciate che faticavano a sciogliersi e con il sale che non “si attivava” per colpa delle temperature troppo basse, si è disposto di sgomberare il ghiaccio residuo utilizzando mezzi meccanici. L'operazione si è svolta dalle 14 alle 19. «Lo svolgersi dei fatti attesta l'avvenuta vigilanza dell'ufficio tecnico comunale e gli interventi eseguiti dall'impresa nel rispetto del contratto» conclude Patergnani. «Tuttavia occorre dare atto che le particolari condizioni meteorologiche e climatiche hanno parzialmente vanificato l'esito del servizio».