Salta al contenuto principale Salta al menu principale
Un asilo nido della città

Tariffe, Tosap e imposta pubblicità invariate anche nel 2017

Ancora un anno senza rincari per le principali tariffe e imposte della città di Biella: lo ha stabilito la Giunta nella seduta di lunedì 14 novembre, votando tre differenti delibere su servizi a domanda individuale, Tosap (tariffa di occupazione del suolo pubblico) e imposta comunale su pubblicità e pubbliche affissioni. Queste ultime restano invariate, agli stessi livelli che l’amministrazione aveva fissato per il 2016. Lo stesso vale per la moltitudine delle tariffe dei servizi a domanda individuale.

Per il terzo anno consecutivo, quindi, vengono confermati gli sconti per rette di asili nido e delle mense scolastiche, che mantengono anche l’esenzione totale per la fascia di reddito più debole (Isee non superiore a 4.800 euro). Non variano i costi di altri servizi dedicati alle famiglie, come scuolabus (12,85 euro al mese), prescuola per le primarie (9,77 euro mensili) o centri estivi, dove le fasce di esenzione rispetto alla tariffa massima per residenti di 310,46 euro (per i due mesi di giugno e luglio) sono determinate nella stessa misura rispetto a quelle del 2016. Allo stesso modo non sono previsti ritocchi ai servizi dedicati ai più anziani, dalla mensa all’assistenza domiciliare. Continuerà a costare 9,50 euro l’ora affittare una palestra cittadina, con la sola eccezione della Belletti Bona che costa 10,50. Con 20 euro di abbonamento mensile i privati non tesserati per una società sportiva potranno correre allo stadio La Marmora-Pozzo. Aggiungendo 10 euro al mese potranno usufruire, oltre che degli spogliatoi, anche delle docce.

Tra le poche novità spiccano quelle legate all’entrata in funzione, nei mesi scorsi, del forno crematorio al cimitero urbano. La delibera disciplina le tariffe dei servizi che ora sono a disposizione, dalla cremazione (da 507,52 a 757,52 euro se si utilizza una cassa non standard) alla dispersione delle ceneri in un’area verde presso il crematorio, che costa 61 euro. Un'altra innovazione riguarda il contributo richiesto a chi richiederà in prestito opere d'arte di proprietà della città, fissato in 500 euro come sostegno alla tutela del bene.