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Videopoker e slot machines spenti per cinque ore al giorno

È in vigore un'ordinanza per contrastare il gioco d'azzardo in città

Videopoker e slot machines spenti tra le 12 e le 17 di ogni giorno e orari di apertura limitati dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 23: è questa la principale disposizione dell'ordinanza firmata dal sindaco Marco Cavicchioli, in vigore a partire da mercoledì 27 luglio, che impone una limitazione degli orari delle sale giochi, ma anche delle macchine a disposizione dei clienti di bar e circoli privati. Biella diventa così una delle prime città del Piemonte – e uno dei primi Comuni della provincia - ad adempiere a una delle disposizioni della legge regionale per il contrasto al gioco d'azzardo, votata il 2 maggio 2016.

La norma approvata dall'assemblea di palazzo Lascaris ha chiesto ai Comuni piemontesi di regolamentare gli orari, limitandoli, con un'ordinanza. «È un tema su cui giunta e consiglieri stavano lavorando da mesi» spiega il sindaco Marco Cavicchioli. «L'obiettivo era arrivare a un regolamento che disciplinasse queste attività sul territorio cittadino, un testo condiviso anche con gli esperti del Sert che ogni giorno curano le vittime dell'abuso di gioco d'azzardo. La legge regionale ha in un certo senso accelerato i tempi, fornendo il quadro normativo entro il quale le amministrazioni locali possono muoversi. Il minimo di ore di chiusura disposto dalla legge era fissato a tre. Lo abbiamo ampliato a cinque. Nel nostro caso, inoltre, era volontà politica di tutto il consiglio comunale quella di intervenire: l'anno scorso, quando il nostro lavoro sul tema era già cominciato, una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle era stata approvata all'unanimità da tutti i gruppi presenti in aula».

L'ordinanza stabilisce anche le sanzioni in caso di mancato rispetto dell'ordinanza: da 500 a 1.500 euro di multa per ogni macchina trovata in funzione fuori orario. Altri temi che palazzo Oropa era pronto a disciplinare con il regolamento sono invece presenti nel testo della legge regionale. È imposta per esempio una distanza minima di 500 metri delle sale giochi da punti considerati sensibili come istituti scolastici di ogni ordine e grado, centri di formazione per giovani e adulti, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-sanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile ed oratori, istituti di credito e sportelli bancomat, esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati, movicentro e stazioni ferroviarie. Per adeguarsi a questa norma, ci sono 18 mesi di tempo per i bar e i locali pubblici che hanno installato macchine per il gioco e 36 mesi per le sale giochi. Allo stesso modo sarà fatto divieto ai locali che ospitano slot machines e videopoker di oscurare le proprie vetrine.