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Il Comune inizia la ristrutturazione di Palazzo Pella con i fondi del PNRR

Da sin: Marco Fauda Pichet, un addetto ai lavori, il sindaco Corradino e Zappalà

L’assessore Zappalà: “Nuovo look con una serie di interventi”

Nel programma triennale dei lavori pubblici inseriti nel piano di Rigenerazione Urbana un posto di primo piano è occupato dall’adeguamento normativo e ristrutturazione di Palazzo Pella. I lavori sono iniziati nei giorni scorsi e comporteranno un costo di due milioni e 50mila euro, finanziati tramite il PNRR.
Sono molteplici gli interventi di ristrutturazione a cui sarà sottoposto l'edificio che ospita numerosi uffici del Comune di Biella. “Una parte importante riguarda l’area centrale (ex palestrina), con il rifacimento e la messa in sicurezza della copertura e la sostituzione della pavimentazione – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Davide Zappalà -. In questa zona non potranno essere ricavati uffici a causa del rapporto aeroilluminante (rapporto che collega l'estensione della superficie finestrata e vetrata da cui passa la luce solare e la superficie pavimentata totale), ma si potranno realizzare eventi e manifestazioni. I lavori interesseranno pure il piano seminterrato (ex sala mensa) da adibire a sala riunioni”.
Il nuovo look di Palazzo Pella proseguirà con la ristrutturazione dell’area occupata dalla Polizia locale e dai Servizi sociali, dislocati al piano terra, con recupero vani oggi inutilizzati. “Anche il quarto piano subirà notevoli interventi, con la ridistribuzione degli uffici. Verrà adeguato l’impianto elettrico e termico dell’intero edificio, con la coibentazione del quinto piano, necessaria per ridurre la dispersione energetica: insomma un piano di contenimento energetico in tutte le zone soggette ad intervento con la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Inoltre verrà ristrutturato il vano scala a nord ovest, con rifacimento servizi igienici e adeguamento antisismico delle strutture con basso coefficiente di sicurezza e saranno sostituiti gli ascensori”.
E conclude l'assessore Zappalà: “Non abbiamo fatto cattedrali nel deserto, ma operato per ristrutturare importanti edifici, a lungo lasciati senza alcuna manutenzione”.

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