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Parte il progetto di “Riqualificazione del verde urbano”

Luca Muraro, Simona Zaghi e l'assessore ai Parchi Gigliola Topazzo

L’assessore Topazzo: “Importanti innovazioni per migliorare la manutenzione con un approccio più sostenibile”

“Un biglietto da visita per la nostra città con una grande svolta rispetto al lavoro precedente”. Così l’assessore a Parchi e giardini Gigliola Topazzo ha aperto la conferenza stampa indetta questa mattina nella Sala del Consiglio di Palazzo Oropa.
Tra le priorità che l’Amministrazione Corradino si è posta vi è quella di adottare un programma di riqualificazione del verde urbano da attuarsi mediante manutenzione straordinaria delle alberate urbane con contestuale riqualificazione delle stesse e l’abbattimento di essenze arboree con un ripopolamento del verde che andrà a sostituire gli alberi ammalorati ed in condizioni di scarsa vigoria.
“L’appalto di manutenzione del verde pubblico è stato elaborato dal settore Gestione del Territorio – prosegue Gigliola Topazzo, affiancata questa mattina da Simona Zaghi, responsabile Settore Parchi e Giardini e Luca Muraro – e contiene diversi aspetti innovativi, che miglioreranno la sostenibilità ambientale ed economica delle opere di manutenzione del verde pubblico. In questo progetto ci crediamo, ci abbiamo lavorato tanto per dare un’impronta diversa al nostro operato”.

Gli aspetti innovativi riguardano innanzitutto il numero dei tagli del tappeto erboso, più che raddoppiato, tanto da arrivare fino a quindici per stagione vegetativa. Ciò produrrà un importante effetto di miglioramento sulla qualità del giardino anche alla luce del fatto che in passato erano mediamente effettuati sei tagli all’anno. Nei giardini a carattere più estensivo la superficie a tappeto erboso è stata suddivisa in due settori: le aree adiacenti ai percorsi pedonali saranno gestite con quindici tagli all’anno; le altre con tre tagli. “Questa suddivisione permetterà di portare a fiore il prato gestito con tre tagli (il primo effettuato a giugno, dopo la fioritura delle principali specie erbacee), permettendo agli insetti di sfruttare questo importante periodo per la propria alimentazione, favorendo al contempo la fecondazione dei fiori – prosegue l’assessore Topazzo -. Con questa formula il giardino si presenterà ordinato e gradevole per la presenza della parte del tappeto erboso, tagliato con frequenza e al tempo stesso, come uno spazio ad elevata biodiversità”. Fanno parte dell’appalto i seguenti giardini: Zumaglini, parco degli Aquiloni, Alpini d’Italia, Vittorio Emanuele II, Arequipa, ex Pineta al Villaggio Lamarmora, Generale Dalla Chiesa, padre Brevi, Giardino della Rovere, di via De Amicis, Funicolare, Masarone e di Regione Croce.

Un altro aspetto innovativo riguarda le foglie. Infatti in alcuni spazi verdi queste non verranno asportate e portate in discarica, bensì saranno soggette a biotriturazione sul posto, con ridistribuzione del materiale nel sotto chioma degli alberi, così da contribuire a coprire il suolo, arricchendolo di sostanze organiche. Per i Giardini Zumaglini sono altresì previste azioni particolarmente utili per la gestione dei camminamenti in ghiaia e la pulizia delle cunette laterali in ciottolato; oltre alla sostituzione dei giochi (mentre si è già iniziato a verniciare le panchine). Inoltre, nelle aree verdi di tutte le scuole comunali il numero dei tagli è stato portato a dieci per stagione vegetativa.

L’ultima novità riguarda l’appalto per la gestione del patrimonio arboreo del Comune. L’approccio non sarà più quello di svolgere delle operazioni predeterminate, bensì di avere a disposizione uno strumento flessibile, che partendo da una valutazione agronomica del soggetto arboreo e seguendo le più recenti tecniche di arboricoltura, permetta di agire in modo puntuale e celere. Su ogni filare si potranno infatti valutare le reali esigenze delle singole piante, svolgendo eventuali operazioni specifiche, quali: potature, rimonda del secco, consolidamenti della chioma e ancora mettere a dimora nuovi soggetti arborei. “In conclusione – afferma Topazzo - con questo appalto saranno le corrette valutazioni di tipo agronomico a determinare le scelte sulle operazioni da effettuare, riducendo sensibilmente i tempi dei singoli appalti. Per questo ci siamo affidati all’agronomo Polidori e allo studio Verde di Torino”.

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