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Riordino del mercato, i prossimi passi

«Voglio rassicurare gli operatori ambulanti: esiste la volontà di intervento su piazza Falcone e abbiamo in mente i passaggi coi quali l'amministrazione intende procedere»: sono le parole dell’assessore al commercio Stefano La Malfa, che delinea il percorso scelto per arrivare a un ricompattamento dei banchi nel principale mercato cittadino. «L'ambito del mercato» spiega La Malfa «è molto peculiare e ricco di tante visioni su come dovrebbe essere organizzata l'area, quanti sono gli operatori, ciascuno portatore della propria legittima sensibilità e dei propri interessi. Compito dell'amministrazione è fare sintesi individuando le priorità e le modalità di intervento secondo le leggi vigenti».

Due sono le priorità condivise da consiglieri di maggioranza e minoranza nel corso delle ormai numerose riunioni di commissione dedicate all’argomento: riordinare il mercato di Piazza Falcone, eventualmente eliminando spazi inutilizzati, ma con una modalità che non escluda operatori economici attualmente presenti su piazza anche in modo non continuativo, i cosiddetti spuntisti.

«A questo scopo» prosegue Stefano La Malfa «si comincerà dalla modifica di regolamento, che verrà proposta nel prossimo consiglio comunale del 31 ottobre, volta a includere la categoria fioristi in quella più generale del settore non alimentare; incremento delle norme volte a finalizzare controlli su lavoro nero e vendita di merce usata, come proposto da emendamenti di Pd e Lega Nord». Il secondo passo sarà il bando di miglioria aperto a chi già ha una concessione: «Consentirà loro di accedere a stalli considerati più appetibili ormai liberi sulla piazza. Lo emetteremo a novembre, mentre a dicembre pubblicheremo il bando di assegnazione rivolto agli operatori attualmente privi di concessione, così dando loro la possibilità di accedere a posto fisso».

Il quarto passo sarà la razionalizzazione dell'area del mercato di piazza Falcone con eliminazione degli stalli che non sono stati inseriti nel bando di miglioria. «Attualmente sono 13» dice l’assessore «ma potranno eventualmente di numero superiore, in relazione ad esito dell’assegnazione, fino a un numero massimo di 37, come nella proposta formulata in commissione a giugno. L’ultimo passo sarà il bando per il rinnovo delle concessioni in previsione dell'entrata in vigore della direttiva europea Bolkenstein, con chiusura del percorso entro il 31 dicembre dell’anno prossimo».

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