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Il teleriscaldamento vale come 200mila alberi

Da sinistra Diego Presa, Sergio Leone, Matthieu Bonvoisin, Marco Cavicchioli e Valeria Varnero alla conferenza stampa sul teleriscaldamento

Equivale all’anidride carbonica assorbita da 200mila alberi quella non emessa nell’atmosfera a Biella grazie alla rete del teleriscaldamento di Engie Italia, l'azienda dell’energia e dei servizi, che gestisce l’impianto in città e che sta raggiungendo sempre più quartieri con la rete. Gli abitanti serviti ormai sono circa uno su due. «Sono evidenti» spiega il sindaco Marco Cavicchioli, «i vantaggi sul fronte dell’ambiente portati dall'estensione della rete che, cantiere dopo cantiere, raggiunge sempre più cittadini. È anche grazie a questa operazione che Biella ha l’aria più pulita rispetto al passato».

Lo dicono anche i dati, presentati mercoledì 6 marzo durante una conferenza stampa a palazzo Oropa, che confermano la qualità dell’aria di Biella, anche grazie al progetto sviluppato da Engie. Infatti, nei primi due mesi del 2019 il livello di polveri sottili nella centralina di riferimento di via Don Sturzo ha superato solo per due giorni il valore di soglia dei 50 microgrammi per metro cubo di media quotidiana. Ed è successo d’inverno, con gli impianti di riscaldamento in funzione che notoriamente peggiorano la qualità dell’aria, e per di più in un periodo di siccità. “Non c’è dubbio” afferma l’assessore all’ambiente Diego Presa “che il teleriscaldamento sia uno dei fattori che hanno contribuito al miglioramento di questi dati”.

Le caldaie di condomini e palazzi che si sono spente grazie alla diffusione della rete di teleriscaldamento sono 240, metà a gas metano e metà a gasolio o altro olio combustibile. Di queste, il 78% sono utenze residenziali, ma è sempre più lunga la lista degli edifici pubblici raggiunti dalle condutture: le sedi comunali di palazzo Oropa e palazzo Pella, la Biblioteca Civica e la Biblioteca Ragazzi, Villa Schneider, il Museo del Territorio, le scuole medie Salvemini e Marconi, le elementari del Villaggio la Marmora, Pietro Micca, Gromo Cridis e Collodi, vari asili e nidi, il Belletti Bona, lo stadio La Marmora-Pozzo, il palasport di via Paietta, la basilica di San Sebastiano.

La rete si sta espandendo anche in questi giorni nella zona tra via Pietro Micca e piazza Martiri e di via Gramsci, al Villaggio Sportivo e al quartiere San Paolo. “Si tratta di interventi che richiedono scavi profondi” ricorda Sergio Leone, assessore ai lavori pubblici. “E per questo occorre limitare la circolazione alle auto anche per periodi lunghi. Ma a fronte dei disagi, abbiamo un vantaggio per gli utenti e per tutta la città dal punto di vista ambientale. Quanto agli scavi, Engie si incaricherà anche di ripristinare il manto stradale a regola d’arte, una volta che la terra riportata si sarà consolidata sotto il rattoppo provvisorio. E’ il processo che si è verificato, per esempio, nei mesi scorsi nella zona di via Arnulfo, prima oggetto degli scavi e poi riasfaltata da cima a fondo. Ora è come nuova”.

“Siamo impegnati su due differenti fronti: la lotta ai cambiamenti climatici e l’impatto che l’inquinamento ha sulla salute” ha dichiarato Matthieu Bonvoisin, direttore teleriscaldamento e cogenerazione di Engie Italia. “Tecnologie e innovazioni ci vengono in aiuto e tra queste, il teleriscaldamento che, utilizzando sistemi all’avanguardia più efficienti rispetto a quelli tradizionali, migliora la qualità dell’aria nelle città. Per Biella prevediamo una riduzione annua delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera del 25 per cento. Entro la fine dell’anno il 50% della popolazione della città sarà collegata alla nostra rete di teleriscaldamento e chi ha scelto di aderire beneficerà, non solo del risparmio economico dato dalla riduzione del costo dell’energia, ma anche di un servizio più sicuro e disponibile 365 giorni l’anno, 24 ore su 24”.

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