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Festival Vermut

Torna l'atteso Festival del Vèrmut

Festival Vermut

Terza edizione dal 13 al 21 aprile 2024

Chi siamo
Il festival Vèrmut! è un evento diffuso ideato e coordinato dall’associazione Etnica di Biella che, da oltre venti anni, promuove il dialogo tra le culture, le etnie, le religioni, i generi, le generazioni e i territori curando executive master, convegni, pubblicazioni ed eventi diffusi.

Etnica ha collaborato con Centri di Ricerca e Università, in particolare con l’Università Bocconi, e collabora stabilmente con enti locali e realtà culturali.

Dopo la pandemia Etnica ha focalizzato il proprio impegno sul cibo considerato il luogo ideale di incontro e di dialogo tra storie, tradizioni, territori, identità, appartenenza, creatività, innovazioni.

In questi anni sta curando due festival diffusi: Alchèmica, il festival della cultura gastronomica al femminile, e Vèrmut!

Etnica sviluppa la propria attività senza fondi propri e senza contributi pubblici o privati. Tutta l’attività di Etnica si basa pertanto sul volontariato e sull’entusiasmo degli associati.

Perché il vermouth

Il progetto Vèrmut! è stato progressivamente sviluppato a partire da un webinar organizzato nell’aprile 2021, in piena pandemia, sulla figura del liquorista biellese Antonio Benedetto Carpano, universalmente ritenuto l’inventore del Vermouth in quanto, a Torino nel 1786,  ne ha innovato la ricetta trasformando un medicinale in una bevanda conviviale la cui degustazione divenne nella Torino ottocentesca il rito denominato L’Ora del Vermut come narrato da Edmondo De Amicis.

Sin dagli inizi il vermouth ha dimostrato di essere il luogo ideale dove fare incontrare i territori.

Come il Monferrato con il Moscato, le Alpi con le erbe spontanee e l’Estremo Oriente con le spezie che si ritrovavano nel vermouth inventato da Carpano nel 1786. Dall’Ottocento la produzione, la degustazione e la miscelazione del vermouth si sono diffusi in tutto il mondo.

Ogni vermouth è l’espressione e la narrazione di territori, tradizioni, appartenenze, culture e colture enologiche.

Ed è proprio la bio-diversità  del vermouth la ragione del suo successo, che dura da oltre due secoli, e della sua diffusione in tutto il mondo.

Assaporare e condividere un vermouth è da sempre un momento di dialogo culturale. Oltre che un momento di bellezza gastronomica.

Un dialogo che si ritrova anche nelle miscelazioni che dall’Ottocento mettono in connessione territori, tradizioni e culture.

A partire dal Milano-Torino che nasce dall’incontro tra il vermouth e il bitter (ambedue ideati in Piemonte) e mette in dialogo la cultura e le tradizioni di due capitali italiane.

Il Vermouth, Comunità di Gusto

Vèrmut! è giunto alla terza edizione grazie all'ampliamento e al consolidamento della propria Comunità di Gusto composta da partner, aziende, locali e appassionati.

Senza la Comunità di Gusto sarebbe impossibile progettare e organizzare Vèrmut!

Sin dalla prima edizione Vèrmut! è stato impostato sul dialogo tra i territori, inizialmente il Biellese e il Canavese.

Questa impostazione, abbinata alla totale assenza di mezzi finanziari, ha portato a una progettazione diffusa e condivisa con i partner pubblici e privati.

Ogni evento è differente dagli altri perché è l’espressione di una collaborazione unica.

Vèrmut! è il frutto della diversità culturale delle Terre da Vermouth: territori caratterizzati dalla storia, dalla tradizione, dalla cultura, dalla condivisione, dalla produzione, dall’innovazione del Vermouth.

Un pluralismo che consente a marchi storici e a marchi minori di condividere lo stesso progetto di valorizzazione culturale del vermouth e dei territori di cui è l’espressione.

Vèrmut! è quindi progressivamente diventato un evento diffuso e plurale che, con evidenti limiti comunicativi e organizzativi, vuole contribuire a dare vita a una visione ambiziosa e sfidante: il Vermouth come Comunità di Gusto inclusiva.

Una visione che potrà diventare realtà solo se perseguita insieme  ai sempre più numerosi viticoltori, distillatori, botanici, ristoratori, chef, sommelier, pasticceri, cioccolatieri, bartender, gastronomi, comunicatori, divulgatori e buongustai innamorati del Vermouth.

La Strada del Vermouth

Il festival offre una rappresentazione, assolutamente non esaustiva, della diffusione del vermouth in Italia. È una prima mappatura che lascia però intravedere la Strada del Vermouth che non può essere ridotta a un itinerario di poche tappe didascaliche.

Il festival vuole invece diventare una piattaforma dinamica che offra spunti e suggestioni a tutti i partecipanti e consenta loro di tracciare un itinerario personalizzato sulla base dei propri interessi.

Un itinerario che consenta di vagabondare tra alpeggi, vigne, orti botanici, cantine, distillerie, musei d’impresa, cocktail bar, locali storici, osterie e ristoranti alla ricerca di esperienze, racconti, emozioni, sensazioni, suggestioni, idee, sapori, aromi e profumi.

La Strada del Vermouth è un’esperienza su misura da vivere durante il festival ma anche da rivivere dopo il festival.

L’anteprima

L’anteprima del festival si terrà a Biella venerdì 5 aprile con il seminario di design visuale e sensoriale  Punt e Mes, icona dal 1870. 

Protagonisti del seminario, organizzato con il Comune di Biella,  saranno Marco Ponzano, curatore della Collezione Branca di Milano che valorizza l’estetica del marchio Carpano, e Alberto Marchetti, maestro gelatiere in Torino, che presenterà e farà degustare, in esclusiva,  lo zabajone al Punt e Mes.

Le aree tematiche

Il festival si sviluppa in differenti aree tematiche:

accademia vermouth | masterclass (di cui una si terrà al Palazzo dei Principi di Masserano),  laboratori, foraging (in Oasi Zegna e in Valchiusella) ed eventi culturali tra cui un concerto al Biella Jazz Club.

vermouth design | due seminari di design e un laboratorio interdisciplinare con gli studenti del Liceo Sella di Biella organizzati con l’Ordine degli Architetti di Biella.

la strada del vermouth | visite aziendali e museali tra cui Collezione Branca, Casa Martini, Bordiga 1888 e Revel Chion.

vigneron vermouth | incontri con i vignaioli, con i loro vini e con i loro vermouth alla ricerca di sapori e profumi autentici.  Tra questi l’incontro con il Monastero di Bose che presenta il suo Vermut San Masseo alla Trappa di Sordevolo.

vermouth gourmet | degustazioni in purezza, abbinamenti, pranzi   (tra cui quello proposto dal Ristorante Gardenia, una stella rossa e una stella verde Michelin), laboratori del gusto di Slow Food, merende e cene.

vermouth & bitter | miscelazioni classiche e contemporanee tra cui  quella proposta per il festival da Insomnia, il cocktail bar di Torino che recentemente ha vinto il contest sulle miscelazioni con il vermouth.

l’altro vermouth | esperienze con i (non) vermouth a base birra (Beermouth di Baladin) e a base riso (Nèir di Infermento Spirits).

Gli eventi complessi

Il festival contiene al proprio interno alcuni eventi complessi, diffusi su vari territori e organizzati con alcuni membri della Comunità.

Via Col Vermouth che propone, sabato 20 aprile, l’apertura delle aziende produttrici di alcuni vermouth territoriali selezionati, dal Friuli alla Sicilia, dal giornalista Elia Cucovaz.

L’Oasi del Vèrmut che propone una giornata, domenica 14 aprile,  di foraging ed esperienze gastronomiche in Oasi Zegna.

MI-TO night che, venerdì 19 aprile, propone le interpretazioni del Milano-Torino di alcuni barman italiani associati ad A.B.I. Professional.

Nelle Terre di Albaluce e Artemisia, organizzato con il Comune di Agliè, che, sabato 20 e domenica 21 aprile,  alcune esperienze con i vermouth da Erbaluce. Tra cui la raccolta delle erbe spontanee in Valchiusella, la visita alla Cantina di Caluso e alla distilleria Revel Chion, le degustazioni di Vermouth Canavesani con i Torcetti di Agliè.

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