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Cibo per le famiglie ospitate dal Comune grazie a Bethel

I rappresentanti dell'associazione Bethel con Francesca Salivotti

Con l’accordo sottoscritto mercoledì 18 aprile fra il comune di Biella e l’associazione di promozione sociale Bethel nasce una nuova collaborazione per il sostegno alimentare a favore degli ospiti dei tre alloggi del sistema integrato di seconda accoglienza presenti in città. Si tratta dell'alloggio di Chiavazza (5 uomini), di quello del Vernato (3 donne) e di quello del Villaggio La Marmora (3 mamme e 3 bambini). Il servizio di sostegno consisterà nella raccolta e distribuzione di derrate alimentari, secondo le modalità in uso da parte dell’Aps Bethel (40 chilogrammi al mese per nucleo oppure 20 chilogrammi ogni due settimane) in raccordo con il Servizio sociale sulla base del fabbisogno verificato dagli operatori che seguono gli ospiti degli alloggi.

«Il Comune di Biella» spiega l’assessore ai servizi sociali Francesca Salivotti «intende promuovere e valorizzare l’associazionismo, tramite le forme di utilizzo delle attività di volontariato, in molti ambiti e in particolare in quello sociale, allo scopo anche di migliorare la qualità dei servizi prestati. Grazie a Bethel siamo riusciti a realizzare un programma di cooperazione finalizzato a offrire generi alimentari e di prima necessità agli ospiti del sistema integrato di seconda accoglienza che ricordiamo riguardano persone che stanno affrontando gravi problematiche legate in particolare alla perdita del lavoro e della casa».

«Non si parla volentieri di povertà» illustra il referente provinciale dell'associazione Bethel, Giuseppe Cangemi, «ma c’è ed è distribuita in tutta Italia. La nostra associazione nasce proprio per aiutare le persone che hanno necessità, è presente sul territorio nazionale con circa 70 filiali, da poco è nata quella di Biella e con questo accordo con il comune entriamo nel vivo dell’operatività, sono state già fatte tre raccolte, andate molto bene, grazie alla generosità dei biellesi, e sono proprio queste raccolte che ci permettono di fare e consegnare i pacchi personalizzati in base alle esigenze dei destinatari, per esempio pacchi differenziati a seconda che fra gli ospiti ci siano o meno dei bambini».

«Sono molto contenta di quest’accordo che sigliamo con l’associazione Bethel» conclude l’assessore «perché c’è un approccio di solidarietà che va oltre il donare il cibo, c’è la volontà anche di creare un legame, un coinvolgimento con le persone che vengono aiutate e proprio grazie all’attività di volontariato che questo può accadere. Ringrazio dunque Bethel e tutti i volontari che offrono il loro tempo per gli altri».

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