Installazioni, arte e fotografia a palazzo Ferrero, palazzo Gromo Losa e palazzo La Marmora
Resteranno aperte fino al 2 settembre le mostre legate al festival Viaggio, che saranno ospitate dal polo culturale del Piazzo tra palazzo Ferrero, palazzo Gromo Losa e palazzo La Marmora. Gli orari e i giorni di apertura saranno venerdì e sabato dalle 15 alle 19, domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. I palazzi saranno aperti anche mercoledì 15 agosto dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19 e nei giorni dal 7 al 19 agosto dalle 15 alle 19.
Ecco il programma delle mostre luogo per luogo.
PALAZZO FERRERO (Corso del Piazzo 25)
Installazione site specific a cura di Mareo (Mario Rodriguez)
“La materia è luce condensata” Il mio lavoro esplora la forza della topografia e del territorio naturale, concepito come un manto energetico, vivo, latente e in costante movimento; stratificazione epidermica intagliata dal tempo, con un linguaggio tellurico che emerge, pulsa e genera diverse tensioni che si rivelano attraverso il paesaggio. Cerco di coprire scale diverse all’interno del mio approccio artistico, dalla massa delle montagne e delle rocce, attraverso il suo processo di decantazione e frammentazione alla pietra come unità di base. Mi interessa il materiale inteso come condensazione della luce e il suo processo di frammentazione, trasformazione ed espansione dell’energia nel tempo, distacco, alleggerimento del peso fino alla riscoperta della sua origine.
Tulku, le incarnazioni mistiche del Tibet fotografie di Giampietro Mattolin e Vicky Sevegnani, testi di Piero Verni
Si tratta della prima mostra fotografica interamente dedicata alla peculiare tradizione dei lama reincarnati del Tibet ed è frutto di una lunga ricerca sul campo dei due fotografi Giampietro Mattolin, Vicky Sevegnani e dell’autore dei testi il giornalista e scrittore Piero Verni. La prima fotografia della mostra data ottobre 1984 e l’ultima settembre 2016. I principali maestri, sia viventi sia scomparsi negli ultimi decenni, della tradizione buddhista tibetana sono presenti (a cominciare dal Dalai Lama) in questa mostra fotografica che rappresenta un’occasione preziosa per osservare e conoscere il “volto” più autentico di uno dei più antichi cuori dell’Asia.
Carnet de Voyage Imer Guala, Vincenzo Tabacco, Gigi Piana, Giorgio Maria Griffa e Valentina Piacenza
Da sempre il disegno, lo schizzo sono stati il mezzo per divulgare, raccontare, tramandare ogni cosa che vediamo, facciamo o che ci emoziona durante un viaggio. Il Carnet, lo Sketchbook, il diario pertanto sono da considerarsi come un “contenitore di narrazione”. La sezione che abbiamo pensato, costruita attraverso l’esposizione e il racconto di diverse esperienze sul tema, per le sue finalità si riferisce a tutto questo identificando il Viaggio come esperienza e metafora della vita mettendo in evidenza l’aspetto del “Diario” ovvero l’espressione introspettiva, anche nella sua forma artistica, del raccontare, ricordare e evocare luoghi che, per lavoro, turismo o qualsiasi altro motivo, sono stati parte della vita del “Viaggiatore”. Gigi Piana, con un viaggio in Portogallo visto attraverso il suo progetto Trama e Ordito (a cura di Marco Albeltaro), Vincenzo Tabacco, con i suoi diari di viaggio disegnati in modo minuzioso in Medio Oriente e collegati ad oggetti d’uso e ricordi di viaggio di quei luoghi. Giorgio Maria Griffa, con un non viaggio in Egitto, lo vede solo attraverso le copie di acquarelli di altri, quando viaggiare era un piacere, e poi Imer Guala - Taccuino di Viaggi Memorie e segni d’Africa 1958 e Valentina Piacenza con Safari in Botswana un percorso tra le cascate Vittoria, Chobe National Park e Delta dell’Okavango. Tutti i disegni sono stati realizzati dal vero mentre il diario è stato composto a Biella e realizzato con tecnica mista: stampe a monotipo, collage e guache.
PALAZZO GROMO LOSA Corso del Piazzo 24
Un viaggio di famiglia nel Maghreb del 1925 nelle fotografie di Cesare, Erminio e Vittorio Sella A cura della Fondazione Sella
Immagini di un viaggio familiare di Vittorio e del fratello Erminio e di Cesare, figlio di Vittorio, che insieme fotografano in libertà Marocco e Algeria rivelandone un aspetto così “puro” che ci fa ritornare con la mente ai viaggi di Robert Byron e Paul Bowles, attraverso immagini di taglio etnografico e la riproduzione fotografica dei siti archeologi che gli autori incontrano lungo il viaggio.
Out of field, Laura Giardino a cura di Marina Guida
La mostra accoglie i visitatori in un’atmosfera perturbante: colori acidi e antinaturalistici, prospettive incongrue, figure umane mai del tutto svelate o ritratte solo in lontananza, luoghi urbani o domestici, quotidiani, desolati suggeriscono che ad essere centrale nel lavoro della Giardino è ciò che è out of field - fuori campo - al di là della nostra capacità percettiva. Con occhio registico, l’artista inquadra porzioni di mondo e le restituisce in un’atmosfera noir non priva d’ironia. I suoi personaggi non sono mai al centro dell’immagine, sono piuttosto spinti ai margini o raccontati attraverso qualche dettaglio inatteso.
Itinerari sardi, Pier Carlo Gabriele a cura di Fabrizio Lava
Il progetto Itinerari Sardi si prefigge una lettura del patrimonio paesaggistico della Sardegna contemporanea, in chiave fotografica, scaturita dalla rilettura e dallo studio dell’esperienza esplorativa del generale e scienziato Alberto Della Marmora. La chiara impronta naturalistica e la rigorosa metodologia scientifica dell’esploratore e cartografo sabaudo sono prossime alla formazione di geologo oltre che di fotografo di Pier Carlo. “Itinerari Sardi” è una riscoperta di quella parte più autentica della Sardegna che è l’entroterra, preservato dagli itinerari di massa, ricco di fascino e di cultura e come tale da scoprire e al tempo stesso da preservare.
Arte tribale Africana La collezione di Willy Fassio
È la collezione privata composta da circa 35 pezzi che spaziano tra Mali, Burkina Faso Niger e gli altri paesi dell’Africa francofona raccolti dal fondatore del Il Tucano Viaggi d’autore. Un viaggio nel viaggio attraverso le splendide opere d’arte africane.
PALAZZO LA MARMORA Corso del Piazzo 19
Diari di viaggio: le esplorazioni di James Cook nella biblioteca di Filippo Della Marmora a cura di Centro studi Generazioni e Luoghi
James Cook fu l’esploratore per eccellenza del Settecento, che, in tre lunghi viaggi, esplorò l’Oceano Pacifico oltre il Circolo polare artico alla ricerca della Terra Australis, una grande massa continentale meridionale. I volumi esposti fanno parte della biblioteca di Filippo Ferrero della Marmora (1719-1789), appassionato viaggiatore e uomo di corte, del quale portano l’ex-libris. L’opera Voyage dans l’hémisphère Austral, et autour du monde… racconta l’esplorazione compiuta da Cook durante la quale furono visitati i siti dell’isola di Pasqua, isole Marchesi, Tahiti, Tonga, Nuove Ebridi e Nuova Caledonia. Il terzo viaggio compiuto da Cook è narrato nei quattro volumi del Troisième voyage de Cook, ou voyage a l’Océan Pacifique... Obiettivo del viaggio era la scoperta del famoso passaggio a Nord-ovest tra Atlantico e Pacifico passando per la parte settentrionale del Nord America.
con_fini di lucro, Gigi Piana a cura di ramodoro - antropologia pratica per il sociale
In un suggestivo allestimento compaiono 5 planisferi intagliati nel plexi- glass trasparente. Disegnano prospettive sul reale, evidenziando distanze percettive, disorientamenti, ridefinizioni geografiche, culturali, sociali e identitarie. La visione non è solo critica: si propone di creare spazio e chiarezza, necessarie all’espressione del potenziale rigenerativo insito nell’essere umano.