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20 anni dall’istituzione dei Garanti Territoriali delle persone limitate nella libertà

Conferenza 10 aprile 2024

Un incontro pubblico per raccontare l’evoluzione e la valenza di questa figura

 

Oggi, mercoledì 10 aprile, in Sala Consiglio, si è svolto un incontro pubblico per celebrare i 20 anni del percorso istitutivo delle figure di garanzia dedicate alle persone limitate nella libertà.

Alla presenza dell’assessore del comune di Biella, Isabella Scaramuzzi, del Portavoce della Conferenza nazionale dei Garanti Territoriali, Samuele Ciambriello anche Garante della Regione Campania, del Garante Regionale Bruno Mellano, del Garante Comunale Sonia Caronni e di Desirè Djro Assoba, membro del Tavolo Carcere del territorio, si sono approfondite le tematiche di questa figura, istituita a Roma nel maggio 2003 e in Piemonte, a Torino, nel giugno 2004.

Un anniversario che ha voluto celebrare il quotidiano tentativo di assicurare una tutela sempre più adeguata ai problemi e alle criticità che si pongono nei vari contesti di limitazione della libertà non solo all’interno del carcere.

L’assessore Isabella Scaramuzzi dichiara: “Ho voluto accogliere presso la sede comunale, con estremo piacere, quest’incontro per spiegare e dar luce al grande lavoro che hanno svolto e svolgono i garanti delle persone limitate nella libertà dalla loro costituzione come istituzione risalente, appunto, a 20 anni fa. Sono felice di poter affiancare in questo contesto Samuele Ciambriello, Bruno Mellano, Desirè Diro Assoba e Sonia Caronni; a quest’ultima, in particolare, va il ringraziamento dell’Amministrazione come nostro garante perché ha svolto, in questi anni, un grande lavoro e ora, che il suo mandato volge al termine e non può più essere rinnovata, sarà difficile trovare una persona con la sua esperienza e con la sua dedizione. Il ruolo del garante è importantissimo perché è lo sguardo esterno delle istituzioni e della cittadinanza dentro il carcere”.

Samuele Ciambriello, Portavoce della Conferenza nazionale dei Garanti Territoriali e Garante della Regione Campania afferma: “Questo compleanno ci aiuta a mantenere alta l'attenzione sulla comunità penitenziaria, ma anche sul grande lavoro di qualità e di responsabilità assunto dai Garanti delle persone limitate nella libertà che, come volontari negli anni avventurandosi nel dedalo della tutela dei diritti nei vari ambienti, continuano a garantire aiuto ed assistenza concreta al carcere. La situazione delle carceri italiane è alquanto complessa, parliamo di 61.000 detenuti, di cui 17.000 tossicodipendenti e 18.000 immigrati che, in alcuni casi, vivono in condizioni disumane.  Il motto dei Garanti è ‘infondere speranza’ perché l’attività dei Garanti è quella invece di assicurare trattamenti umani che portino ad una evoluzione del soggetto affinché possa riconquistare la libertà come cittadino in grado di dare il proprio contributo positivo alla comunità”.

Bruno Mellano, Garante della Regione Piemonte asserisce: “Vent’anni di esperienze nella tutela dei diritti delle persone limitate nella libertà è un anniversario che esige un bilancio. Le nostre 189 carceri italiane rappresentano davvero la cartina tornasole per valutare la civiltà del Paese. Dal 1975 l'ordinamento penitenziario esige il coinvolgimento diretto delle istituzioni territoriali e del tessuto sociale nel garantire con l'amministrazione penitenziaria un'escursione penale costituzionalmente orientata per assicurare dignità ai reclusi ed efficacia nel trattamento, al fine di ottenere il recupero e reinserimento dei detenuti, in una prospettiva di riduzione della recidiva e di maggior sicurezza. Un grazie da parte della Conferenza nazionale dei Garanti alla Città di Biella, a Sonia Caronni e al Tavolo Carcere per il lavoro svolto. Con Ciambriello abbiamo chiesto al sindaco e all’assessore di implementare anche a Biella le linee guida concordate lo scorso anno con l'ANCI nazionale”.

Sonia Caronni, garante per il comune di Biella commenta: “Sto terminando il mio secondo mandato e, se penso alla situazione della Casa Circondariale di Biella all’inizio di questo mio percorso e la paragono con quella attuale, ho la netta percezione di come sia cambiata. Sono conscia che questo cambiamento è il frutto del lavoro di reti territoriali nate a supporto del carcere. Credo fermamente che il percorso di riabilitazione sia valido se le condizioni dentro al carcere sono di benessere e questo purtroppo non sempre succede ed è per questo che occorre continuare a lavorare in questa direzione. Ringrazio le Amministrazioni che si sono susseguite e che mi hanno sempre supportata”.

Desirè Djro Assoba, membro del Tavolo Carcere spiega: “Il Tavolo Carcere di Biella si è costituito nel 2018 con la finalità di migliorare la condizione di vita delle persone che sono detenute presso la Casa Circondariale di Biella. In questi anni molte sono state le attività di volontariato svolte direttamente a supporto di situazioni dentro al carcere ma anche di sensibilizzazione presso la cittadinanza biellese su queste specifiche tematiche. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la garante Sonia Caronni che ha creduto nel Tavolo e lo ha aiutato a crescere ed alla quale va il nostro ringraziamento”.