Salta al contenuto principale Salta al menu principale

Ai giardini pubblici il lavoro volontario dei richiedenti asilo

I richiedenti asilo volontari al lavoro ai giardini Zumaglini

Due mattine della settimana per due gruppi di lavoro: si svolge così l'attività volontaria dei richiedenti asilo nel territorio cittadino. Biella era stata tra le promotrici e le firmatarie del protocollo d'intesa con Prefettura e gestori dei centri di accoglienza per disciplinare la possibilità per gli ospiti stranieri di prestare servizi utili nel luogo che li ha accolti. Fin dall'anno scorso, con la collaborazione dell'associazione Migr'Action, erano stati programmati alcuni interventi che si erano concentrati ai giardini Zumaglini. Da qualche settimana è stato sottoscritto un accordo con la cooperativa Anteo: gli ospiti dei centri sotto la sua gestione sono impegnati in modo continuativo il lunedì e il venerdì mattina.

«Come amministrazione abbiamo fortemente voluto, sin da subito, che il protocollo prendesse vita» racconta Francesca Salivotti, assessore ai servizi sociali. «Le occasioni di lavoro volontario sono un veicolo importante di integrazione per i ragazzi richiedenti asilo e di conoscenza del territorio e della comunità che li ospita. Inoltre, la logica che sottende al protocollo in questione rientra a pieno titolo nella filosofia che da inizio mandato stiamo cercando di introdurre anche nei servizi sociali, quella del welfare generativo. È importante perseguire ogni progettualità che consenta di accompagnare al diritto ad essere aiutati il diritto/dovere di farsi parte attiva in questo processo di aiuto, “restituendo” alla collettività, ovviamente in termini di lavoro volontario».

Gli interventi impegnano dai tre ai cinque richiedenti asilo per turno. Il gruppo del lunedì sta proseguendo la pulizia delle cunette ai giardini Zumaglini, mentre quello del venerdì si sta occupando della verniciatura delle panchine in legno dei giardini Padre Brevi in via Paietta e sono intervenuti anche intorno a palazzo Pella, per estirpare le erbacce lungo i marciapiedi. Nelle prossime settimane potrebbero aggiungersi altri compiti come piccoli lavori di muratura nei cimiteri, insieme agli operai del Comune, o la ritinteggiatura delle panchine di piazza Martiri. «Si tratta di interventi piccoli ma utili al decoro della città» sottolinea l'assessore ai parchi e giardini Valeria Varnero, «danno visibilità alla presenza e all'impegno di queste persone e consentono di familiarizzare con le nostre attrezzature e modalità di lavoro. Il programma che abbiamo predisposto potrà garantire una buona continuità operativa e sono certa che scopriremo delle capacità interessanti in alcuni di loro: durante l'incontro preliminare ci sono state poste domande pertinenti sui lavori e sono state presentate le loro attività nei diversi Paesi di provenienza. Questo è di buon auspicio per avere un buon risultato finale».

Marco Crosa, coordinatore del centro di accoglienza gestito dalla Cooperativa Anteo, aggiunge: «Sono molto soddisfatto della collaborazione con il Comune di Biella. Sono persuaso che partecipare a tali attività possa fornire ai ragazzi visibilità e considerazione positiva da parte dei cittadini biellesi. Tutto questo in un’ottica di inclusione e interazione costruttiva preziosa per i loro percorsi di integrazione». Una spinta all'integrazione che si legge anche nelle parole degli stessi richiedenti asilo. Ecco alcune delle loro riflessioni: «Mi trovo bene in Italia e a Biella. Credo che facendo queste attività in qualche modo posso ringraziare chi mi ha accolto». «Sono contento di uscire dal Centro a fare attività. Posso conoscere tante persone che si fermano a chiacchierare con noi in italiano e ci dicono che siamo bravi». «Io ho capito che trovare lavoro non è facile. Con queste attività almeno posso sentirmi utile e mi annoio un po’ meno». «Facendo queste attività impiego bene il mio tempo e posso parlare in italiano con le persone». «Spero tanto che qualcuno si accorga che io so lavorare bene».