Forse la vera inaugurazione della Biblioteca Ragazzi non è stata il taglio del nastro, affidato a Valentina Piacenza, componente della famiglia che ormai tre decenni fa donò uno stabile in pieno centro perché divenisse uno dei cuori della cultura in città ma anche illustratrice che ha decorato due delle porte interne al primo piano dell'edificio completamente rinnovato. La festa è iniziata poco dopo quando i tanti bambini presenti, dopo aver guadagnato la prima fila dietro al nastro tricolore a spese delle autorità, sono sciamati tra stanze e scaffali curiosando tra un libro e l'altro della Palazzina Piacenza che così, a pochi minuti dalla riapertura, ha riconquistato subito il suo ruolo.
Non è stata l'unica emozione del pomeriggio di sabato 30 settembre. La commozione ha attraversato il pubblico presente quando ha preso la parola Beppe Anderi, figlio di Rosalia Aglietta Anderi, a cui la biblioteca è dedicata, ma anche padre di Giacomo, scomparso pochi mesi fa a soli vent'anni. Alla sua memoria è stata dedicata la sezione "giovani adulti", arricchita dalla collezione di fumetti, libri per ragazzi e videogiochi educativi che la famiglia ha voluto donare alla città. «Spero che quelle sale diventino anche la casa degli adulti giovani» ha detto Anderi «perché perfino i papà possono trovare, tra le pagine dei fumetti, spunti interessanti. Il mio augurio è che in un futuro breve genitori e figli scoprano tra quegli scaffali un lavoro di Vincenzo Cardona Albini, grande amico di mio figlio Giacomo e promettentissimo autore e disegnatore». Lui, insieme ad altri amici di Giacomo Anderi residenti a Genova, dove la famiglia vive, hanno partecipato all'inaugurazione, faticando a trattenere le lacrime, ma anche apprezzando la struttura rinnovata in base al progetto dell'architetto Mauro Vercellotti.
I primi interventi della breve cerimonia sono stati del sindaco Marco Cavicchioli e dell'assessore alla cultura Teresa Barresi. Entrambi hanno messo l'accento sul gioco di squadra che ha portato al risultato di avere una sede bella e funzionale per la biblioteca dei ragazzi, «perché le amministrazioni passano ma le opere restano» ha sottolineato il sindaco. «E se la prima idea di questa struttura è nata con le giunte di Gianluca Susta e Vittorio Barazzotto, il restauro è stato reso possibile dall'inserimento di questo progetto nel cosiddetto Pisu, che ha permesso di intercettare fondi europei, un'idea del sindaco Dino Gentile. Noi abbiamo raccolto il testimone e faremo di tutto perché questa bella casa dei ragazzi funzioni al meglio». «Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato perché si arrivasse a questo giorno» ha aggiunto Teresa Barresi «e tutti coloro che lavoreranno per animare la biblioteca e renderla un luogo accogliente per bambini e ragazzi. Penso ai funzionari degli uffici che hanno seguito il restauro, ai dirigenti tecnici e del settore cultura e a tutto lo staff della biblioteca, preziosi punti di riferimento per chi la frequenta».