Salta al contenuto principale Salta al menu principale

La commemorazione dell'eccidio di piazza Martiri

Il vicesindaco Diego Presa durante la commemorazione dell'eccidio di piazza Martiri

«Vi sono intorno a noi 22 ombre vive che ci guardano, c’interrogano, ci chiedono che cosa abbiamo fatto del loro sacrificio»: le parole di Piero Calamandrei, antifascista, padre della Repubblica e parlamentare, hanno risuonato ancora davanti al monumento ai partigiani fucilati il 4 giugno 1944, nella piazza che cambiò nome in piazza Martiri della Libertà per onorare la loro memoria. A pronunciarle, durante la cerimonia di commemorazione a 75 anni dal più grave e tragico atto di sangue a firma nazifascista in città, sono stati sia il vicesindaco Diego Presa sia il presidente dell’Anpi di Ivrea Mario Belletti, a cui è stata affidata l’orazione ufficiale.

Attorno a loro, i gonfaloni dei Comuni (oltre a Biella, alcuni di quelli d’origine dei 22 fucilati), le fasce tricolori dei sindaci del territorio, quella azzurra di Monica Mosca in rappresentanza della Provincia, le autorità militari e gli stendardi e le bandiere di associazioni e sindacati. Anche il prefetto Annunziata Gallo si è avvicinata alla corona d’alloro, insieme agli altri rappresentanti delle istituzioni, per rendere omaggio alle vittime mentre le note del Silenzio venivano suonate dalla Banda Verdi, in servizio proprio come nel 1953, quando fu Piero Calamandrei a inaugurare il monumento.

Per lei il presidente dell’Anpi provinciale Gianni Chiorino ha avuto parole «non di semplice ringraziamento ma di plauso», rivolte anche alla città di Biella che, negli ultimi anni, ha collaborato con l’associazione dei partigiani fino a consegnarle le chiavi della nuova sede di villa Schneider, proprio là dove si era insediata la polizia militare tedesca tra il 1943 e il 1945. Ma Chiorino ha speso parole ancora più accorate per i reduci della Resistenza che non sono voluti mancare in piazza. Due di loro erano sulla sedia a rotelle: Sergio Boraine e Silvio Biasetti, che a 106 anni ha voluto essere presente in prima fila sia al 25 Aprile, sia al 2 Giugno sia all’adunata degli Alpini di Milano.