Giovedì al Museo del Territorio la conferenza dello storico Marco Cimmino
Un appuntamento importante per non dimenticare la tragedia delle Foibe ed il dramma dell’esodo dei giuliani, fiumani e dalmati. Giovedì 10 febbraio alle ore 18,30 nella sala convegni del Museo del Territorio Biellese, lo storico Marco Cimmino terrà una conferenza dal titolo "Il Secolo di sangue. Gli olocausti della modernità".
Scopo della conferenza è anche quello di mantenere accesi i riflettori su un tragico capitolo della nostra storia e per conoscere e ricordare quanto accaduto tra il 1943 e il 1945 nelle terre italiane al confine orientale con l’Eccidio delle Foibe. Il 10 febbraio 1947 venne firmato il trattato di pace di Parigi, che assegnava l’Istria alla Jugoslavia.
Con una legge del 30 marzo 2004, il Parlamento Italiano istituì il “Giorno del Ricordo” per ricordare le vittime delle foibe. Il termine “foiba” deriva dal latino "fovea", che vuol dire "fossa", "buca", "trappola". Con questo termine s'intendono, nella Venezia Giulia, delle grotte carsiche, spesso terminanti in un inghiottitoio. Nel settembre del 1943 e tra il maggio e il giugno del 1945, in queste cavità sparirono diverse migliaia di italiani (la cifra esatta non si saprà mai), ad opera dei partigiani comunisti jugoslavi e italiani che combattevano nell'armata del maresciallo Tito. Fino a qualche anno fa i mezzi d'informazione, la saggistica e i manuali scolastici mostravano di voler ignorare il dramma delle foibe che oggi, viceversa, gode di tanta pubblicità.
L’ingresso al Museo del Territorio è libero fino a esaurimento posti. Per partecipare all’evento è necessario essere in possesso del Green Pass Rafforzato e dovrà essere indossata la mascherina FFP2.
Marco Cimmino è uno storico di fama internazionale, saggista e giornalista italiano, specializzato in storia militare. Vincitore di concorso ordinario a cattedre per Ist. Sup. (Italiano e Storia) nel 1992, contemporaneamente all'insegnamento si dedica alla divulgazione scientifica in ambito storico.
Gran parte della sua attività editoriale verte sullo sviluppo della guerra moderna, specificatamente nel corso dei due conflitti mondiali, e all'importanza della scienza logistica nel confronto bellico. Una particolare attenzione viene riservata nei suoi lavori all'impiego tattico delle truppe da montagna.
È socio accademico del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna) dal 2012, dal 2010 membro della Società del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, membro della Società Italiana di Storia Militare dal 2014, nonché componente di diversi comitati scientifici (CS regionale per la promozione e valorizzazione del patrimonio storico della prima guerra mondiale in Lombardia, CS del Centenario Associazione Nazionale Alpini, CS scientifico del Festival Internazionale della Storia di Gorizia). Curatore delle memorie del capitano Nino Calvi, di Ljudevit Pivko ed Erwin Rommel e dello sfondamento austro-tedesco nella battaglia di Caporetto. Finalista in tre diverse occasioni al Premio Acqui Storia (nel 2013 con "La Conquista del Sabotin”, nel 2018 con "La Battaglia dei Ghiacciai" e nel 2019 con "Breve storia della prima guerra mondiale vol.2°) e vincitore del premio “Alpini sempre” 2019 con il saggio "La Battaglia dei Ghiacciai". Collabora con diverse testate giornalistiche.