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Dall’Appennino parmense arrivano cinque nuove pietre della memoria

Cinque comuni emiliani consegnano le pietre per "Nuraghe Chervu"

L’area monumentale “Nuraghe Chervu” continua ad arricchirsi

Dall'Appennino parmense fino in città. Tra i diversi comuni italiani che hanno accolto l'invito della Città di Biella e del circolo culturale sardo “Su Nuraghe” per completare, con una pavimentazione lapidea composta da pietre di riuso l’area monumentale “Nuraghe Chervu”, nel fine settimana è arrivata una nutrita delegazione in rappresentanza dei comuni di Langhirano (10.800 abitanti, conosciuto per la produzione del prosciutto di Parma), Tizzano Val Parma (2.100), Corniglio (1.741), Palanzano (1.050) e Monchio delle Corti (840 abitanti). Ad accogliere gli emiliani c’erano il vice sindaco Giacomo Moscarola e l'assessore al Bilancio Silvio Tosi.
All’invito di rientrante nel programma delle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri (e sostenuto dalla Prefettura di Biella), hanno già aderito più di 800 comuni. “Il lastricato della memoria è così destinato a diventare nel tempo uno dei monumenti ai Caduti più inclusivi d’Italia” ha ripetuto il presidente del circolo Su Nuraghe Battista Saiu. Le pietre recano inciso sul lato calpestabile il nome del Comune di provenienza e il numero dei suoi Caduti durante la guerra: Langhirano (187), Tizzano Val Parma (136), Corniglio (178), Palanzano (81) e Monchio delle Corti (85).

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