Avrebbe dovuto essere l'occasione del ritorno in città di Dario Fo, dopo l'ultima apparizione a teatro del 1992 (con “Johan Padan a la descoverta de le Americhe”) e dopo il raduno del 1974 dedicato a Fra Dolcino. Sarà invece il primo evento dopo la scomparsa e sarà dedicato alla sua memoria. La mostra Darwin. L'universo impossibile aprirà i battenti con l'inaugurazione di sabato 29 ottobre tra palazzo Ferrero e palazzo Gromo Losa al Piazzo e sarà visitabile (a ingresso libero) da domenica 30. «Questo progetto è l'ultima opera che mio padre ha realizzato e lo ha fatto con una passione incredibile» ha detto Jacopo Fo, intervenuto in teleconferenza alla conferenza stampa di presentazione, svoltasi nella mattina di venerdì 21 nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, promotrice insieme alla città di Biella dell'evento.
Anche per questo nulla è cambiato nel programma che Dario Fo in prima persona aveva contribuito a tracciare, prima della sua morte. Biella è la seconda tappa italiana della mostra, che ha esordito ad agosto a Cesenatico, città che il premio Nobel e la moglie Franca avevano eletto come luogo preferito per i loro periodi di riposo. Fondamentale, nell'ottenere un passaggio in una città di provincia prima che nelle metropoli (lasciato il Piazzo, la mostra andrà a Torino), è stato il rapporto intessuto dal sindaco Marco Cavicchioli con il maestro. «Sono sempre stato appassionato della sua opera» ha detto. «Gli proponemmo di inaugurare la nostra biblioteca ad aprile. Non poté essere presente per precedenti impegni, ma fu lui a proporci di ragionare su una mostra. E quella che era una speranza oggi è diventata realtà».
La mostra è dedicata alla vita e agli studi di Charles Darwin, lo scienziato padre della teoria dell'evoluzionismo. Con dipinti anche di grandi dimensioni Fo ha trasformato in un gigantesco fumetto la vicenda spesso sconosciuta di uno dei più grandi ricercatori degli ultimi secoli. Il racconto si avvale dei più disparati espedienti plastici e cromatici: dipinti, sculture, pupazzi, sagome, bassorilievi e figure intagliate caratterizzeranno il percorso espositivo, lungo i due storici palazzi del Piazzo, un percorso spesso guidato da attori che reciteranno letteralmente la storia di Darwin tra un'opera e l'altra. «Da qualche anno» ha raccontato Mario Pirovano, storico collaboratore del maestro «Dario Fo aveva capito l'importanza di spiegare quello che dipingeva, di guidare i visitatori attraverso la mostra e di raccontare di che cosa parlassero i quadri. A Cesenatico abbiamo accompagnato anche e soprattutto le scuole, recitando per loro in mezzo alle opere. Faremo lo stesso a Biella».
L'inaugurazione della mostra è fissata per le 17 di sabato 29 ottobre a palazzo Gromo Losa. Sarà presente, come ha confermato durante la conferenza stampa, anche Jacopo Fo. L'esposizione sarà aperta al pubblico da domenica 30 ottobre e lo sarà per tutti i weekend, il sabato e la domenica (orari 10-13 e 14,30-18,30), fino all'8 dicembre, con aperture straordinarie lunedì 31 ottobre, martedì 1 novembre e dal 5 all'8 dicembre. L'ingresso sarà libero e le opere di Fo, per volere del maestro, saranno messe in vendita. Il ricavato sosterrà le attività della Onlus Il Nobel per i disabili, fondata con Franca Rame e il figlio Jacopo investendo il premio ricevuto dall'Accademia di Stoccolma in occasione del Nobel, con cui vennero acquistati settanta furgoncini per il trasporto dei disabili, distribuiti in tutta Italia.