Sono 20 i posti letto in più per il periodo invernale allestiti nei locali del Belletti Bona e a disposizione di chi non ha altro posto per dormire: è il numero principale di Emergenza Freddo, presentata in una conferenza stampa a palazzo Oropa giovedì 15 dicembre. Il servizio è a disposizione dalla notte tra il 7 e l'8 dicembre, una partenza anticipata di otto giorni rispetto al previsto per fronteggiare l'improvviso calo delle temperature e resa possibile da un contributo extra della città di Biella, che ha stanziato 10mila euro anziché i 5mila accantonati all'inizio.
Emergenza Freddo rientra nell’ambito del progetto Accoglienza Plurale, attraverso il quale il terzo settore (Cooperativa Maria Cecilia, Cooperativa Il Cammino, Consorzio Filo da Tessere, Cooperativa Anteo, Cooperativa Valdocco, Associazione La Rete, Caritas) con sostegno dei consorzi Iris e Cissabo. Il progetto garantisce tutto l’anno i 20 posti di pronta accoglienza maschile al Centro Borri, 5 posti di pronta accoglienza femminile a Casa Torrione, 11 posti di prima accoglienza e 4 di seconda accoglienza. Nel 2016 si sono aggiunti altri posti di prima accoglienza femminile sempre presso Casa Torrione e nel mese di novembre 5 posti di accoglienza destinati a donne con bambini a Cossato, in un appartamento messo a disposizione dal Cissabo. In questi anni lo sforzo fatto per ampliare il ventaglio di risposte è stato notevole (si è passati dai soli 20 posti del Borri a oltre 40 posti garantiti tutto l’anno, ai quali si vanno ad aggiungere nel periodo invernale i 20 dell’emergenza freddo), ma sono aumentati anche i bisogni.
L’accoglienza notturna temporanea costa circa 38mila euro, dei quali 23mila coperti grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Dei restanti 14mila, 11mila saranno coperti da Città di Biella, Consorzio Iris, Cissabto, Caritas e Croce Rossa. Per gli altri 4mila si conta sulla nuova campagna di raccolta fondi che sarà avviata sul territorio. Considerando che l'anno scorso si sono raccolti oltre 10mila euro non sembra un traguardo irraggiungibile, ma si sa anche che sono aumentate le necessità e che forse i 20 posti dell'emergenza freddo potrebbero non bastare.
Con circa 22 euro a testa al giorno si riesce a fornire, oltre ad un letto al caldo: un pasto caldo, una colazione prima di uscire, due docce la settimana, il lavaggio degli abiti settimanale, un kit igiene, indumenti invernali di ricambio, monitoraggio delle condizioni di salute (grazie alla collaborazione con le infermiere volontarie della Croce Rossa). Nelle quattro edizioni precedenti nessuno di chi ha chiesto riparo è rimasto fuori e anche quest'anno tutti i soggetti aderenti alla rete dell'Emergenza Freddo sperano, con l'aiuto della comunità biellese, di raggiungere lo stesso obiettivo. Chi volesse contribuire può fare un bonifico al seguente Iban IT 66B0609022300000013890039 intestato all’associazione La Rete.