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La fioritura dei cimiteri affidata ai detenuti

Il cimitero di Chiavazza dopo il taglio dell'erba

Un accordo tra la direzione della casa circondariale, l’associazione Ricominciare e il Comune riaprirà le porte del carcere per i detenuti che partecipano ai corsi di orticoltura e giardinaggio all’interno delle mura protette della struttura cittadina: saranno i fiori e le piante coltivati nelle serre di via dei Tigli a ornare le aiuole dei cimiteri cittadini in vista della ricorrenza di Ognissanti. E saranno i detenuti stessi, insieme ai dipendenti comunali, a provvedere all’abbellimento dei viali e degli spazi verdi attorno alle tombe.

“Era un progetto già realizzato nel passato” sostiene l’assessore Valeria Varnero “e grazie alla collaborazione della direttrice della casa circondariale e dell’associazione Ricominciare, siamo riusciti a farlo ripartire in tempi rapidissimi”. I detenuti del corso di giardinaggio lavoreranno all’allestimento delle aiuole con la supervisione di un agronomo, mettendo a frutto le nozioni apprese durante le ore di formazione professionale in carcere. Il costo massimo per il Comune sarà di 500 euro, da versare all’associazione Ricominciare come rimborso delle spese sostenute per la coltivazione dei fiori.