Il Giudice Ordinario rimette gli atti del ricorso alla Corte di Cassazione
Questa mattina il Comune di Biella ha ricevuto la notifica dell'Ordinanza del Tribunale Civile di Biella relativa al giudizio R.G. n. 504/2020 concernente il ricorso presentato dalla ditta SOCREBI Srl avverso la risoluzione del contratto di concessione dell'impianto crematorio disposta dal Comune di Biella, già oggetto di sentenza di incompetenza da parte del Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte. Con l'ordinanza citata il Giudice Ordinario rimette gli atti alla Corte di Cassazione mediante regolamento di giurisdizione ai sensi dell'art. 37 del codice di procedura civile, richiedendo al supremo organo giudiziario di dirimere il conflitto di giurisdizione tra il Tribunale Ordinario di Biella e il Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte in ordine alla citata risoluzione del contratto di concessione.
Ne consegue che il Comune di Biella, in assenza di espressi provvedimenti giudiziali atti a dichiarare la sospensione dell’efficacia degli atti comunali medio tempore emanati, vede inalterata la piena validità delle proprie deliberazioni assunte – ivi incluse quelle finalizzate al reintegro della disponibilità dell'impianto crematorio - e quindi la possibilità fin d'ora di procedere ad una nuova gara per la concessione dello stesso impianto, al fine di riattivare quanto prima il servizio sospeso, e ciò nell'interesse pubblico generale. Con ciò salvaguardando comunque i diritti (di natura meramente risarcitoria, di cui dovrà essere dimostrata l’effettiva sussistenza) del precedente concessionario, ritenuto non più idoneo a proseguire l'attività concessagli a suo tempo.