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Inaugurate tre nuove panchine rosse

Si tratta delle seguenti opere: la panchina presso il Giardino pubblico 'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia' di via Carso, quella che verrà posata presso il parco Robinson di Pavignano e quella che verrà ubicata in via Trivero (zone scuole Villaggio Lamarmora).

Queste panchine sono state realizzate dalle classi del Liceo Artistico “G. e Q. Sella”.

La prima, quella già posata presso il Giardino pubblico di via Carso è stata realizzata da Giada Messina, nel disegno è compresa una frase molto significativa: ‘Nel mio silenzio ho chiuso porte che difficilmente aprirò nuovamente, non per orgoglio… ma per rispetto verso me stessa. Io prima di tutto… sempre!’

Le seconda, che troverà ubicazione in via Trivero, è stata immaginata e creata da Samuel San Rodriguez (hanno collaborato alla realizzazione anche i compagni di classe) ed è stata illustrata come segue: ‘L’elemento principale è la figura femminile, le scale invece rappresentano la giustificazione più usata, mentre i palazzi con le finestre chiuse il silenzio dei vicini’.

La terza, che verrà posata presso il parco Robinson di Pavignano, è stata progettata da Teresa Pramaggior , anche in questo caso una significativa frase accompagna il disegno: ‘Dedicato alla donne, a chi è donna dentro e a chi lo è fuori. Dedicato alla vita, alla libertà e a tutti i suoi colori”.

Ricordiamo che le finalità del progetto sono quelle di contribuire, tramite trasformazioni artistiche di comuni elementi di arredo urbano, a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza contro le donne e, nel contempo, diffondere informazioni utili a chi si trova in stato di necessità. Su tutte le panchine verrà apposta la targhetta, tradotta in più lingue, con i numeri di riferimento del punto di ascolto.

I partner del progetto di quest’anno sono: Città di Biella, Casa Circondariale di Biella, Istituto Liceo Artistico di Biella ‘Giuseppe e Quintino Sella’, SBIR, ASL Biella e le associazioni Women@Work Italia, VocidiDONNE, PAVIOL, Non sei sola, Underground.

L’amministrazione cittadina esprime soddisfazione: “ Questo progetto si sta diffondendo in tutti i quartieri della città e, attraverso l’arte, ogni panchina diventa simbolo della lotta alla violenza di genere. Gli occhi e le mani dei ragazzi hanno saputo interpretare in modo innovativo e moderno l’argomento, dimostrando di essere portatori di particolari sensibilità. Ringraziamo tutti i partner per la cooperazione grazie alla quale si è potuto dare continuità a questo prezioso progetto e ai ragazzi che l’hanno resa possibile dal punto di vista artistico ”.