Niente versamento dell'imposta comunale sugli immobili (Imu e Tasi) per chi avrebbe dovuto pagare meno di 50 euro: è la novità che il consiglio comunale ha introdotto nella seduta di martedì 13 marzo, votando una delibera che modifica il regolamento rendendolo più "amico dei cittadini" rispetto all'esenzione di base prevista dal Ministero. Il provvedimento riguarda soprattutto i co-proprietari di seconde case suddivise tra più eredi o i proprietari di garages. «Si tratta» ha spiegato in aula l'assessore al bilancio Giorgio Gaido «di 904 casi calcolati sul 2017. La cifra si discosterà di poco quest'anno». Per il Comune è un mancato incasso di poca rilevanza ma potrebbe rivelarsi addirittura un risparmio: «Per le imposte» ha aggiunto l'assessore «valgono i criteri di equità ed economicità. Il lavoro richiesto per calcolare una bolletta da meno di 50 euro ha un valore superiore rispetto all'ammontare della bolletta stessa. Senza contare il tempo speso dai cittadini in attese ai Caf o in fila alle Poste o in banca per pagare il dovuto».
L'esenzione quadruplica quella prevista dalla norma nazionale, che prevedeva di cancellare le imposte inferiori a 12,50 euro. Sarà quella invece la soglia sotto la quale saranno aboliti i rimborsi che il Comune deve ai cittadini per errati versamenti in eccesso negli anni precedenti. In questo caso gli uffici restituiranno ai contribuenti qualsiasi somma superiore a 12,40 euro, come stabilito in un emendamento proposto dalla commissione finanze e approvato all'unanimità dall'aula, così come ha ottenuto solo voti favorevoli la delibera.