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Nuove opere tra le collezioni del Museo del Territorio Biellese

"La guardiana di tacchini"

Grazie alla donazione del professor Ferdinando Viglieno Cossalino

Il Museo del Territorio Biellese ha recentemente ricevuto dal professor Ferdinando Viglieno Cossalino la donazione di alcune opere provenienti dalla sua collezione personale.

Di origine biellese, Ferdinando Viglieno Cossalino è nato a Caluso e risiede ormai da molti anni a Torino. Pittore lui stesso, si è diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Torino e a lungo ha insegnato nei Licei materie artistiche, oltre a essersi dedicato all’arte come critico e consulente del tribunale di Torino.
Esperto e conoscitore dell’opera dei pittori Falchetti, è autore della prima monografia su Giuseppe Falchetti e sta curando anche quella sul figlio Alberto. E proprio di Giuseppe Falchetti sono le due Nature morte che ha voluto donare al Museo, opere che bene si legano alla piccola tavola dipinta da Pietro Francesco Michetti, raffigurante “La guardiana di tacchini”, in passato appartenuta proprio a Giuseppe Falchetti.

Questi dipinti integrano armonicamente i lavori di fine ‘800 già presenti in Museo, ampliando geograficamente le collezioni, come l’acquerello di Vincenzo Irolli che raffigura una Giovane donna, a testimonianza della fortuna che il pittore stesso riscontrò tra i collezionisti biellesi dell’inizio del Ventesimo secolo. La tela del napoletano Giuseppe Arpea con Dante e Beatrice affronta invece un tema ancora assente dalle collezioni, proponendo una pittura densa e visionaria, tipica del primo Novecento. Mentre a inizio Ottocento risalgono le opere di Giuseppe Molteni, “Ritratto di giovane donna” e di Giuseppe Mazza, “Il cuoco del convento”, che ci riportano al contesto lombardo, alla loro frequentazione dell’Accademia di Brera e al loro rapporto con Francesco Hayez.

«Il Museo ancora una volta si arricchisce – dichiara l’assessore alla Cultura della Città di Biella, Massimiliano Gaggino – grazie alla generosità di chi vede nell’istituzione pubblica una garanzia per affidare i propri beni, in modo che siano conservati e valorizzati adeguatamente».

La storia del consolidato rapporto di fiducia fra il Museo e il professor Ferdinando Viglieno Cossalino ebbe inizio con un’altra donazione: quella di Marisa Fornaro, di cui fanno parte alcuni dipinti dei Falchetti. Il professore per primo ne prese visione per studiarli e catalogarli.
Fu così che contestualmente, grazie alle azioni intraprese per la valorizzazione della collezione Fornaro, si sono creati i presupposti per la scelta del Museo come il luogo a cui destinare le opere di sua proprietà.

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