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Ordinanza sale slot: il Comune di Biella applica le indicazioni ministeriali

In merito all’orario di funzionamento delle slot machine sul territorio del Comune di Biella (ordinanza del sindaco n.4 del 17/2/2020) l’amministrazione ha applicato gli atti di indirizzo contenuti nella circolare del Ministero dell’Interno (protocollo 557/PAS/U/015223/12001) del 6 novembre 2019 con la quale vengono recepite le indicazioni del Tar del Lazio. L’atto ministeriale si è occupato inoltre dell’efficacia dell’Intesa Stato-Regioni-Enti locali del 7 settembre 2017, con cui si indica la durata massima del “blocco” degli apparecchi in sei ore giornaliere.

A seguito di tali disposizioni e nella necessità di operare un bilanciamento fra interessi contrapposti, da un lato a tutela della salute dei cittadini e dall’altro a tutela dell’iniziativa degli operatori di settore e delle relative maestranze, le slot machine non potranno sul territorio di Biella essere messe in funzione nei seguenti orari: dalle 5 alle 9 e dalle 14 alle 16.

Dice il sindaco di Biella Claudio Corradino: “E’ ora di fare chiarezza, leggendo i titoli dei giornali sembra che tutto dipenda dal sottoscritto. Ho invece semplicemente applicato le indicazioni contenute all’interno della circolare del Ministero dell’Interno del novembre 2019, con la quale richiama i sindaci a mettere in atto queste disposizioni. La precedente ordinanza imponeva lo stop per otto ore, ma se oggi mantengo in vigore quell’ordinanza non sono in linea con le indicazioni ministeriali”.

E il sindaco aggiunge: “Le associazioni di categoria ci hanno chiesto l’applicazione di questa circolare durante l’incontro di qualche giorno fa con l’assessore Barbara Greggio. Non è stato di certo Corradino ad aprire all’azzardo, come titolano erroneamente i giornali, se c’è un responsabile questo è il governo che ha redatto la circolare. L’appello ai nostri cittadini è invece quello di non esagerare con il gioco d’azzardo, che porta a una dipendenza dalla quale poi non è facile uscire”.

Aggiunge l’assessore alle Attività produttive Barbara Greggio: “In accordo con l’assessorato alle politiche sociali, sentite per competenza l’Asl e le associazioni di categoria, abbiamo ritenuto di applicare questi orari, specialmente nelle fasce orarie pre e post scolastiche, affinché i minori non siano invogliati ad avvicinarsi a queste attività. Al contempo abbiamo dovuto tenere anche conto delle richieste di quegli imprenditori e lavoratori che operano in questo settore già penalizzati dalla vera piaga da ludopatia che è il gioco on line. Infatti secondo quanto pubblicato dalla Cgia di Mestre il problema si sta spostando dalle sale da gioco a Internet: in Piemonte sta infatti crescendo il gioco d’azzardo online , che vede il volume aumentare in due anni di 694 milioni di euro (pari a un +47%)”.

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