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Riva dall'alto. Al centro, piazza del Monte

Periferie, 2 milioni al progetto su Riva e Chiavazza

Solo Brescia e Ancona hanno fatto meglio di Biella nella graduatoria del piano nazionale per la riqualificazione delle aree urbane degradate, un bando del Governo del 2015 a cui la città aveva partecipato con una serie di progetti per Riva e Chiavazza. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri porta la data del 6 giugno, quasi due anni dopo l'inizio dell'iter che aveva portato alla presentazione del piano, ribattezzato “Rigener@zione urbana”. La graduatoria non solo vede Biella in altissima posizione (in una classifica con 451 progetti presentati da altrettanti Comuni), ma conferma che l'intera cifra richiesta (2 milioni di euro) sarà finanziata da Roma. Altri 2 milioni sono il contributo che metterà il Comune.

Nell'autunno 2015 la giunta – e in particolare l'assessore alla programmazione Valeria Varnero – e gli uffici comunali avevano lavorato a pieno ritmo per approntare in meno di un mese (il bando era stato pubblicato il 26 ottobre, il progetto biellese era pronto il 27 novembre) un progetto-quadro diviso in cinque macro-aree tematiche. La promozione di servizi per lo sport e il tempo libero si era concentrata sul campo sportivo di viale Venezia a Chiavazza, dove si prevedono nuovi spogliatoi, nuovo impianto di illuminazione, il rifacimento del campo e la creazione di un'area giochi, e sul campo di pallacanestro all'aperto di piazza del Monte in Riva, un intervento già in corso. Quanto a decoro e arredo urbano, era inserito l'intervento in via Rosazza, per ottenere un cofinanziamento per il rifacimento della pavimentazione già in atto, in via Collocapra, risistemando le sponde, in via San Giuseppe, inserendo in questo piano i lavori di sistemazione al muro di sostegno danneggiato dopo uno smottamento, la sostituzione con luci a Led dei lampioni nelle vie Milano, Rosazza, Scaglia, Serralunga, Costa di Riva e piazza XXV Aprile, l'acquisto di panchine e fioriere per Riva e la realizzazione di percorsi ciclabili tra via Cernaia, via Milano, via Collocapra e via Rosazza.

Il capitolo riguardante la qualità dell'abitare e l'educazione comprende progetti contro il bullismo e la criminalità e a favore dell'accompagnamento sociale nel nuovo complesso Atc dell'ex cotonificio Bracco in via Milano. Si intendono anche finanziare corsi di formazione curati dall'Enaip, il raddoppio del centro di prima accoglienza per senza tetto del Belletti Bona e un progetto di mix-housing, che mescoli l'accoglienza temporanea di chi ha bisogno di un alloggio con quella degli artisti che gravitano attorno alla Fondazione Pistoletto, uno dei partner del piano, che si ritrova anche nel capitolo riguardante gli interventi di sostegno alle attività economiche, nel progetto St-Artwork, incubatore di imprese focalizzato sulla sapienza artigiana. Fanno parte di questo capitolo anche il rilancio delle botteghe giovani di via Scaglia e l'implementazione nei due quartieri della rete WiFi. L'ultimo capitolo riguarda la comunicazione e la partecipazione sullo sviluppo del progetto: per questo si pensa alla realizzazione di un “urban center” in collaborazione sempre con la Fondazione Pistoletto.

La redazione del piano ha visto impegnati gli uffici urbanistica ed edilizia privata, con il dirigente Alberto Cecca a coordinare, l'ufficio tecnico guidato da Graziano Patergnani con il comparto parchi e giardini di Raffaella Penna, e l'ufficio servizi sociali, con a capo Germana Romano. «Questo ottimo risultato» commenta il sindaco Marco Cavicchioli «si abbina all'altro bando per la riqualificazione delle periferie, rivolto al Villaggio La Marmora, dove pure la bontà del progetto ha consentito di ottenere l'intero finanziamento richiesto. Si tratta di più di 6 milioni di euro per la nostra città, per zone spesso più trascurate. Ed è il segno che tutti, dall'amministrazione ai tecnici, hanno svolto un ottimo lavoro».