Fotografare la situazione, rendersi conto di eventuali punti critici, segnalarli alla Regione (che ha giurisdizione sui corsi d'acqua) e programmare interventi rapidi di manutenzione: sono stati questi gli obiettivi del sopralluogo compiuto nella mattinata di mercoledì 13 settembre su alcuni rii e torrenti che scorrono nel territorio cittadino. Il funzionario della Protezione Civile Maurizio Lometti ha accompagnato gli assessori Stefano La Malfa (che si occupa direttamente del settore) e Sergio Leone, che si occupa di lavori pubblici, nei luoghi in cui, negli episodi di forte maltempo degli ultimi vent'anni, si sono verificate esondazioni, dal rio Bolume e dal torrente Oremo, tra via per Pollone e via Ivrea, fino ai piccoli corsi d'acqua che attraversano Chiavazza, bersagliata anche nel 2014 da un allagamento.
«L'episodio dello scorso fine settimana a Livorno ci insegna, una volta di più, che la prevenzione non è mai abbastanza» spiega Stefano La Malfa. «Prevenire in questo caso vuol dire occuparsi della manutenzione e della pulizia dei greti dei torrenti. Abbiamo riscontrato situazioni in ordine, specie là dove le operazioni di ripulitura sono state fatte di recente, come in alcuni tratti del Bolume o del rio Arico, dove sono intervenute le imprese incaricate ma anche i volontari Aib. Altrove servirebbero lavori simili. Invieremo la documentazione fotografica dei punti critici alla Regione, che è responsabile della gestione dei corsi d'acqua sul territorio. E cercheremo le risorse per programmare gli interventi più urgenti».
«Abbiamo investito sulla sicurezza nei mesi passati» aggiunge Sergio Leone. «Proprio a Chiavazza, oltre alla pulizia di un tratto del rio Arico, è stata realizzata una vasca di laminazione, destinata ad accogliere l'acqua di un'eventuale piena del torrente Chiebbia. Molto resta ancora da fare». Sempre l'anno scorso sono stati installati due rilevatori di piena, sul rio Arico all'altezza del ponte di via Alfieri e sull'Oremo in via Ivrea, in grado di fornire in tempo reale i dati sul livello dell'acqua e di lanciare allarmi in caso di situazione di rischio.