Non si arresta la progressione della raccolta differenziata in città nemmeno nei primi tre mesi del 2018: il dato “puro” tra gennaio e marzo è del 73,30%, che diventa 78,30% con la stima dei rifiuti assimilati, smaltiti in proprio da imprese commerciali, artigianali e industriali e che vengono aggiunti dalla Regione nella delibera di bilancio alla fine di ogni anno. Il 2017 si era chiuso al 71,47% (76,47% con gli assimilati) e rispetto al primo trimestre dell'anno scorso l'incremento è stato di 3,46 punti.
«A confronto con i tre mesi del 2017» osserva l'assessore all'ambiente Diego Presa «aumenta del 3,98% anche la produzione totale di rifiuti, da 4.666 a 4.852 tonnellate, ma in discarica ne sono confluite 79 tonnellate in meno grazie alla differenziata. I rifiuti riciclati sommano a 3.557 tonnellate contro le 3.260 del periodo gennaio-marzo dell'anno scorso».
Dall’analisi delle diverse tipologie della differenziata, l'aumento più considerevole risulta quello dell’organico, cresciuto di 89 tonnellate. Seguono il legno (+39,6 tonnellate), la plastica (+32 tonnellate), la carta (+21,5 tonnellate), gli ingombranti (+21 tonnellate). È calato invece il conferimento degli sfalci e del verde (-31,9 tonnellate) e del cartone commerciale (-4 tonnellate). «Se si mantiene la tendenza del primo trimestre» calcola Presa, «con gli assimilati stimati prudenzialmente attorno al 5% nel 2018 potremmo superare il 78%».
Pre raggiungere l'obiettivo il Comune, insieme a Seab e Cosrab, sta concentrando l'attenzione soprattutto sulla frazione organica. «Ha già raggiunto il 22,4% contro il 20,5% del 2017» sottolinea l'assessore, «ma è ancora possibile una sensibile crescita. Per questo sta per partire una ulteriore campagna promozionale specifica, con manifesti stradali di grande e media dimensione. Non dimentichiamo che differenziare lo scarto del cibo e metterlo correttamente nel bidone verde fa bene all’ambiente ma anche al portafoglio perché può alleggerire notevolmente la bolletta».