Tra i capoluoghi di provincia del Piemonte Biella chiude il 2016 al secondo posto quanto a raccolta differenziata, salendo in dodici mesi dal 61,4% del 2015 al 71,7%: il dato è quello ufficiale che la Regione ha calcolato al pari di quella di tutti i Comuni piemontesi, inserendo i risultati in una delibera votata la settimana scorsa. La percentuale di rifiuti ufficialmente riciclati risulta superiore perfino alla stima fatta da Palazzo Oropa, che aveva supposto un prudenziale 69.9% sommando il dato della raccolta urbana ai cosiddetti assimilati, ovvero i rifiuti smaltiti in proprio da aziende e attività commerciali.
La cifra rende Biella il capoluogo con la più alta crescita percentuale rispetto al 2015: “Abbiamo guadagnato in dodici mesi più di dieci punti” sottolinea l’assessore all’ambiente Diego Presa. “Questo ci rende il secondo capoluogo di provincia per quantità di rifiuti riciclati, dietro alla sola Verbania con il suo 73,4%. Ma a fine 2015 eravamo quinti in Piemonte. Ora siamo secondi”. Non è l’unica buona notizia contenuta nei dati: “Con 151,3 chilogrammi di raccolta indifferenziata procapite all’anno” aggiunge Presa “non solo abbiamo migliorato nettamente il dato del 2015 quando erano 194,4 ma siamo rientrati in anticipo nel parametro fissato dalla Regione per il 2020, quando il limite sarà di 159 chilogrammi. Inoltre siamo i migliori in regione per la raccolta di carta e cartone, prodotti tessili e ingombranti”.
Proprio l’assessore regionale Alberto Valmaggia, commentando i dati, ha anticipato che Palazzo Lascaris intende premiare i Comuni virtuosi: “I nuovi strumenti normativi orientano il sistema verso la tariffazione puntuale sulla produzione dei rifiuti, con incentivi a chi opera meglio e in conformità ai principi del piano regionale rifiuti, con sanzioni ai comuni che, al contrario, registrano dati ancora troppo lontani dai limiti accoglibili”. Biella è al di sopra della media provinciale di raccolta differenziata: il dato complessivo dei Comuni è del 59,8%.