Sono 127 le violazioni al regolamento cittadino sui rifiuti contestate nei primi due terzi del 2017: i dati in possesso dell’assessorato all’ambiente e aggiornati al 15 agosto fanno rilevare una tendenza che sembra in crescita rispetto agli anni passati. Sale anche il numero degli autori delle violazioni, che sono 87, lo stesso numero rilevato nell’intero 2015. «Far rispettare le regole è necessario» spiega il vicesindaco Diego Presa «per rispetto dell’ambiente e di chi fa la raccolta differenziata nel modo giusto. Ci piacerebbe introdurre sistemi per allargare il fronte dei controlli, per esempio contrassegnando i sacchi sospetti con un contrassegno in modo che la verifica non sia demandata all’operatore ma a un ispettore, in una seconda fase del processo di smaltimento».
Secondo le statistiche, la maggioranza delle 127 violazioni riguarda l’abbandono dei sacchi accanto ai contenitori (in 52 casi) e l’errata differenziazione dei rifiuti (51 volte). Le restanti 24 contestazioni riguardano l’abbandono di sacchi su suolo pubblico (trasmesse alla Provincia per competenza) o accanto ai cestini portarifiuti o ancora l’aver lasciato aree verdi di proprietà in condizioni di incuria e degrado. Nel 2016 il conto totale delle violazioni si fermò a 160. Quanto alle persone – o gruppi di persone – sanzionate, alcune delle quali hanno commesso più di una violazione, sono 87 contro le 101 dell’intero 2016. Sale la percentuale delle sanzioni comminate a condomini: dal 7,9% dell’anno scorso al 18,4% di quest’anno. Ma erano state molte di più nel 2015, un terzo del totale delle multe.
Secondo l’assessore all’ambiente, c’è modo di rendere ancora più efficaci i controlli e soprattutto di scoprire chi sbaglia istituendo un sistema per fare le verifiche a raccolta eseguita. «L’idea potrebbe essere quella di contrassegnare il sacchetto in cui è palese la violazione del regolamento sulla raccolta differenziata» spiega Presa «in modo da consentire agli ispettori di analizzarne il contenuto in un secondo momento, senza demandare il controllo al solo operatore incaricato della raccolta». Le sanzioni vengono infatti comminate ai responsabili delle violazioni grazie alle “tracce” lasciate nei sacchetti stessi (come buste da lettera con indirizzi o bollette strappate) che consentono di risalire all’identità di chi ha buttato la spazzatura in modo scorretto.