Salta al contenuto principale Salta al menu principale

La storia del partigiano Evaso al Museo del Territorio

A 75 anni dall'eccidio di San Cassiano, in cui persero la vita sei persone, fucilate dai nazifascisti per rappresaglia, la commemorazione si arricchisce del ricordo speciale dedicato all'unico che si salvò dall'esecuzione: la storia di "Evaso", nome di battaglia del partigiano Alfredo Baraldo, è al centro del progetto culturale del giornalista vercellese Marco Barberis, che ha realizzato una piéce drammatica, che sarà presentata per la prima volta al pubblico biellese venerdì 14 dicembre, nella sala conferenze del Museo del Territorio. La serata, organizzata dall'Anpi provinciale in collaborazione con il Comune, inizierà alle 21 e l'ingresso è libero.

La storia di Alfredo Baraldo è quella di un diciottenne vercellese che aveva raggiunto i partigiani sulle montagne biellesi per fronteggiare l'occupazione nazifascista. Catturato il 21 dicembre 1943 e torturato, venne condotto in piazza San Cassiano insieme al compagno d'armi Basilio Bianco, diciannovenne originario di Cosenza, e a cinque biellesi: Carlo Gardino, commesso, di 51 anni, Norberto Minarolo, agricoltore, di 49 anni, Aurelio Mosca, lattoniere, di 23 anni, Pierino Mosca, cardatore, di 51 anni e Francesco Sassone, manovale, di 55 anni. Il plotone d'esecuzione li fece schierare contro il muro della chiesa e sparò. Il proiettile che colpì Baraldo gli trapassò la spalla senza ledere organi vitali. Lui scampò anche al colpo di grazia dell'ufficiale tedesco che lo credeva morto e riuscì a fuggire nel vicino albergo Gallo Antico, nascondendosi in un bagno, dove i soldati nazisti non lo videro.

Marco Barberis raccolse e registrò il racconto di quella giornata dalla viva voce di "Evaso", quando era ricoverato in ospedale a Vercelli, sul letto di morte. Quei nastri sono stati la base per il lavoro che sarà presentato al Museo del Territorio, con le voci narranti del giornalista Enrico De Maria e dello storico Alessandro Orsi, e per un audiolibro in via di pubblicazione. La commemorazione dell'eccidio si completerà domenica 16 dicembre, con la cerimonia in piazza San Giovanni Bosco davanti al monumento che ricorda le sei vittime. Il ritrovo è alle 10. Dopo la deposizione della corona d'alloro e le orazioni, alle 10,45 sarà celebrata la messa di suffragio nella chiesa di San Cassiano.

Area tematica: